Berrettini sbaglia tutto e le Finals si allontanano
Le chiavi della città, ricevute lunedì sera dal sindaco Nardella, da sole non sono bastate a Matteo Berrettini per prolungare la sua permanenza nel tabellone dell'Open di Firenze. Sconfitto in rimonta dallo spagnolo Carballes Baena (5-7, 7-6(5), 7-5), l'azzurro saluta il torneo lasciando così al canadese Auger-Aliassime la possibilità di incrementare il suo vantaggio nella Race per le ATP Finals.
Lasciato a Bologna meno di un mese fa nella fase a gironi di Coppa Davis, dove era riuscito a centrare tre vittorie in altrettanti singolari, il Berrettini rivisto in campo a Firenze nelle prime fasi del match era sembrato in grado di dar seguito a quanto visto allora: robusto alla battuta e centrato sul campo, l'azzurro dopo essersi costruito 4 palle break nel primo game aveva trovato nel 7° gioco l'allungo che in molti credevano potesse indirizzare il match. Falliti invece tre set point sul successivo turno di
battuta dello spagnolo, la partita ha iniziato ad accendersi in modo imprevedibile.
Consapevole di avere armi e numeri per potersi imporre, Berrettini non è riuscito a dispiegare in campo la sua maggior caratura, complice un avversario che con intelligenza ha saputo alimentare un gioco apparso ieri in stato di grazia. Un qualcosa di simile Berrettini lo aveva già vissuto a Toronto, eliminato al primo turno da Carreno Busta. Ma se nel Masters canadese lo spagnolo era sembrato al limite dell'ingiocabilità, ieri il suo connazionale ha potuto godere anche della collaborazione dell'azzurro, sciupone come raramente lo si era visto, e impreciso di un'imprecisione in cui lo stupore per ciò cui stava assistendo era superiore a qualsiasi frustrazione. Abbandonato progressivamente dalla battuta (chiuderà con il 38% di punti con la seconda di servizio), Berrettini non è riuscito a far decollare il suo gioco legittimando così la strategia del suo rivale,. Così disinnescato, a poco stavolta è bastato l'orgoglio con cui l'italiano era pur riuscito a portarsi avanti 5-2 nel terzo e decisivo set. Incappato nell'ennesimo black-out, Berrettini cedeva i suoi successivi due turni di battuta riportando in partita lo spagnolo e indirizzando il match verso l’inevitabile epilogo. Per lui, oltre all’amarezza per l’eliminazione da un torneo cui teneva particolarmente, la sconfitta porta con sé anche la certezza di non poter più sbagliare nelle ultime due uscite di Vienna e Parigi per non vanificare anzitempo le speranze di approdare a Torino. Speranze che da ieri sono sempre più flebili.