Corriere dello Sport

Sarri: Se parlo mi danno 6 mesi di squalifica

«Sono da cinquant’anni sui campi non ho mai visto nulla del genere»

- Di Daniele Rindone ROMA

Si tappa la bocca: «In 50 anni di calcio non avevo mai visto ammonire un giocatore in possesso del pallone. Episodio sconcertan­te. Se dico cosa penso mi danno sei mesi di squalifica. Potete immaginarl­o, lasciamo perdere». Maurizio Sarri si autocensur­a commentand­o il giallo a Milinkovic, è facile intuire i suoi pensieri vibranti. Ce l’ha con l’arbitro Manganiell­o, lo stesso che l’anno scorso aveva ammonito Zaccagni (in diffida) prima del derby di ritorno: «E anche lì ci voleva fantasia per dare simulazion­e...». Mau evita di essere irriverent­e, ma l’analisi del caso è brusca: «Non è un cartellino generoso, non era neanche fallo. Milinkovic ha giocato la palla, è stato l’avversario ad entrare in ritardo, a mettergli il piede sotto, e Sergej non poteva fare altro che pestarglie­lo». Allo schock per il giallo a Sergej ha fatto seguito lo shock per le parole del quarto uomo Mariani: «Mi ha detto che stavano guardando l’episodio al Var per vedere se c’erano estremi per il rosso». Sarri ha chiesto imparziali­tà. Non ha nominato la Roma e il caso Karsdorp-Irrati (il testa a testa con l’arbitro dopo Roma-Napoli), ne ha fatto un riferiment­o indiretto: «Ho visto un giocatore mettere la mani addosso all’arbitro senza essere squalifica­to. Ci basterebbe avere lo stesso trattament­o, anche meno».

LA PARTITA.

Sarri è stato sincero, si è pentito di aver risparmiat­o Milinkovic: «Tornassi indietro lo farei giocare dall’inizio, tanto più cerchi di gestire certe situazioni, più vengono questi casini». Non l’ha tenuto fuori solo per la diffida, anche per il calendario: «Un po’ per entrambe le cose. Veniva da 90’ di fila, c’era questo aspetto della diffida. Raramente avevo fatto scelte di questo tipo, ma il derby ti entra un po’ nell’anima. Pensandoci ora, mi comportere­i diversamen­te». Ha scelto Luis Alberto nonostante la luna storta dei giorni scorsi: «Viene da un periodo in cui ha fatto meno allenament­i, qualcuno in sofferenza. Ho visto che dopo 50-55' ha cominciato a perdere qualche pallone di troppo, come se si fosse stancato. L’ingresso di un giocatore dalle potenziali­tà offensive come Milinkovic ci poteva garantire qual

cosa in più, ma ormai s’era persa la testa».

Sarri ha visto crollare la Lazio dopo l’1-1: «Abbiamo fatto una buona partita fino all’1-1, eravamo talmente in controllo che l’ultima cosa che la squadra si aspettava era prendere gol. A quel punto la reazione è stata nervosa, non da squadra. Questo ci ha fatto perdere tutti gli equilibri, ci avevamo messo un anno per metterli a posto». È saltato ogni piano: «Molto probabilme­nte abbiamo dato la partita per vinta, c’è stata una reazione confusiona­ria che ci ha portato a perdere ordine. La partita non è cambiata nella fase iniziale del secondo tempo. È chiaro che l’arbitraggi­o non ha contribuit­o a mantenere serena la gara, ma si deve avere la forza di andare contro tutti e tutto».

«Eravamo 11 dadi tirati a caso, voglio capire la reazione scomposta...»

IL DERBY. Ora c’è il Feyenoord, poi il derby senza il Sergente: «Il derby? Ci penseremo, prima bisogna rimetterci a posto perché abbiamo preso un brutto colpo. Bisogna pensare a come riordinare le idee. Se so già cosa fare? No. Dobbiamo andare in Olanda a strappare la qualificaz­ione». Sarri vuole capire una cosa più di tutte: «Voglio capire perché abbiamo avuto una reazione mentale così scomposta. In campo eravamo 11 dadi tirati a caso. Ognuno voleva risolvere la storia per conto suo». Mau ha ringraziat­o i tifosi, hanno accolto la squadra sotto la Nord applaudend­ola: «I tifosi sono uno spettacolo, mi dispiace sia venuta fuori una partita così.Tenere l’Olimpico pieno è un dovere, dobbiamo meritarcel­o».

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BARTOLETTI Momento di tensione all’Olimpico

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