Sarri: Se parlo mi danno 6 mesi di squalifica
«Sono da cinquant’anni sui campi non ho mai visto nulla del genere»
Si tappa la bocca: «In 50 anni di calcio non avevo mai visto ammonire un giocatore in possesso del pallone. Episodio sconcertante. Se dico cosa penso mi danno sei mesi di squalifica. Potete immaginarlo, lasciamo perdere». Maurizio Sarri si autocensura commentando il giallo a Milinkovic, è facile intuire i suoi pensieri vibranti. Ce l’ha con l’arbitro Manganiello, lo stesso che l’anno scorso aveva ammonito Zaccagni (in diffida) prima del derby di ritorno: «E anche lì ci voleva fantasia per dare simulazione...». Mau evita di essere irriverente, ma l’analisi del caso è brusca: «Non è un cartellino generoso, non era neanche fallo. Milinkovic ha giocato la palla, è stato l’avversario ad entrare in ritardo, a mettergli il piede sotto, e Sergej non poteva fare altro che pestarglielo». Allo schock per il giallo a Sergej ha fatto seguito lo shock per le parole del quarto uomo Mariani: «Mi ha detto che stavano guardando l’episodio al Var per vedere se c’erano estremi per il rosso». Sarri ha chiesto imparzialità. Non ha nominato la Roma e il caso Karsdorp-Irrati (il testa a testa con l’arbitro dopo Roma-Napoli), ne ha fatto un riferimento indiretto: «Ho visto un giocatore mettere la mani addosso all’arbitro senza essere squalificato. Ci basterebbe avere lo stesso trattamento, anche meno».
LA PARTITA.
Sarri è stato sincero, si è pentito di aver risparmiato Milinkovic: «Tornassi indietro lo farei giocare dall’inizio, tanto più cerchi di gestire certe situazioni, più vengono questi casini». Non l’ha tenuto fuori solo per la diffida, anche per il calendario: «Un po’ per entrambe le cose. Veniva da 90’ di fila, c’era questo aspetto della diffida. Raramente avevo fatto scelte di questo tipo, ma il derby ti entra un po’ nell’anima. Pensandoci ora, mi comporterei diversamente». Ha scelto Luis Alberto nonostante la luna storta dei giorni scorsi: «Viene da un periodo in cui ha fatto meno allenamenti, qualcuno in sofferenza. Ho visto che dopo 50-55' ha cominciato a perdere qualche pallone di troppo, come se si fosse stancato. L’ingresso di un giocatore dalle potenzialità offensive come Milinkovic ci poteva garantire qual
cosa in più, ma ormai s’era persa la testa».
Sarri ha visto crollare la Lazio dopo l’1-1: «Abbiamo fatto una buona partita fino all’1-1, eravamo talmente in controllo che l’ultima cosa che la squadra si aspettava era prendere gol. A quel punto la reazione è stata nervosa, non da squadra. Questo ci ha fatto perdere tutti gli equilibri, ci avevamo messo un anno per metterli a posto». È saltato ogni piano: «Molto probabilmente abbiamo dato la partita per vinta, c’è stata una reazione confusionaria che ci ha portato a perdere ordine. La partita non è cambiata nella fase iniziale del secondo tempo. È chiaro che l’arbitraggio non ha contribuito a mantenere serena la gara, ma si deve avere la forza di andare contro tutti e tutto».
«Eravamo 11 dadi tirati a caso, voglio capire la reazione scomposta...»
IL DERBY. Ora c’è il Feyenoord, poi il derby senza il Sergente: «Il derby? Ci penseremo, prima bisogna rimetterci a posto perché abbiamo preso un brutto colpo. Bisogna pensare a come riordinare le idee. Se so già cosa fare? No. Dobbiamo andare in Olanda a strappare la qualificazione». Sarri vuole capire una cosa più di tutte: «Voglio capire perché abbiamo avuto una reazione mentale così scomposta. In campo eravamo 11 dadi tirati a caso. Ognuno voleva risolvere la storia per conto suo». Mau ha ringraziato i tifosi, hanno accolto la squadra sotto la Nord applaudendola: «I tifosi sono uno spettacolo, mi dispiace sia venuta fuori una partita così.Tenere l’Olimpico pieno è un dovere, dobbiamo meritarcelo».