L’Atalanta torna in pista Lookman piega l’Empoli
Gol di Hateboer propiziato dall’ex Leicester, che poi sigla il 2-0 finale Gasperini torna a volare, per Zanetti e i suoi si aprono le riflessioni
Dopo la pesante sconfitta in casa con la Lazio, i bergamaschi ritrovano il loro solito ritmo e conquistano un successo convincente
Senza particolari sussulti. Ma con la costanza, la pazienza, la lunga e fitta rete di passaggi, i continui cambi di gioco, la consapevolezza tipica delle squadre che sanno bene ciò che vogliono. E, naturalmente, con un paio di accelerazioni di uno dei suoi tanti ottimi giocatori, Lookman, decisivo nel giorno in cui Muriel è squalificato. L’Atalanta c’è ancora, eccome. Tarda solo di 5 punti rispetto al primo posto del Napoli, con Gasp che intanto aggancia Spalletti nei punti in trasferta (16) e fissa il record nerazzurro di 8 vittorie mai raggiunte nelle prime 12 giornate, il tutto dopo il ko interno con la Lazio che avrebbe potuto far vacillare più di qualcosa. Tanti i meriti degli ospiti, quindi. Ma tante anche le colpe dell’Empoli, troppo fragile, innocuo e nella ripresa - dopo un paio di tentativi più che altro figli della frustrazione - addirittura inchiodato a terra, sia con le gambe che con le idee. Difesa insicura e attacco spento: Zanetti e i suoi mettono a registro il secondo ko consecutivo e ora provano, con un pizzico di preoccupazione, a risintonizzarsi subito per l’arrivo al Castellani del Sassuolo (sabato alle 15). L’idea di fondo c’è, o almeno pare esserci, e questo è un bene. Ma se tre del calibro di Destro, Pjaca e Bajrami sono questi, tutto diventa - e diventerà - sempre molto difficile.
DUELLO. Vicario e Henderson avevano le idee chiare, Cacace (prima da titolare in A) abbastanza, ma il resto dell’Empoli invece ha faticato tantissimo di fronte ad avversari ormai abituati a frequentare altri livelli di pressione. La coppia di centrali Luperto-De Winter è apparsa in apprensione da subito, mentre i vari Koopmeiners, Maehle, Ederson, Hojlund e Lookman hanno aumentato i giri con il passare dei minuti, conquistando metri e mole a dispetto dell’eccessiva leggerezza di Marin e Bandinelli. La prima svolta è arrivata poco dopo la mezz’ora. Lookman, sempre attivissimo, ha calciato male dalla sinistra, ma la conclusione svirgolata e deviata dalla difesa di casa è finita sul destro di Hateboer (10º marcatore diverso dell’Atalanta), appostato sul secondo palo: gol facile, 0-1 quasi a porta vuota. E sette minuti dopo ancora Lookman: punizione dal limite e intervento goffo di Destro, che provando a colpire di testa ha allargato il gomito facendo fischiare in maniera sicura ad Ayroldi il rigore (il Var ci ha messo qualche istante e poi ha confermato). Poteva chiudersi lì, però l’ottimo Vicario ha parato bene il sinistro, forte ma semicentrale, di Koopmeiners.
RIPRESA. L’Empoli ha provato a riorganizzarsi, tanto che il tridente dopo l’intervallo ha dato qualche segnale di vita. Ma mancava la necessaria determinazione, quel qualcosa in più che sarebbe servito per superare una difesa in cui Demiral ha dettato legge dall’inizio alla fine (ottima la scivolata a murare il tentativo di Ebuehi). Ma comunque dopo 16 minuti ancora Lookman ha chiuso i giochi, stavolta davvero in maniera definitiva: tris di finte nel taglio da sinistra al centro e chiusura forte con il destro a incrociare per il 5º gol da debuttante in A (solo Kvaratskhelia con 6 ha fatto meglio da deb). Vicario si è allungato quanto ha potuto ma non ci è arrivato: 0-2 e tutti a casa. Anzi no, perché il grande giro delle sostituzioni è stato interrotto da due gol annullati, uno per parte. Prima Zapata su assist di Lookman (tanto per cambiare), con quest’ultimo partito in posizione irregolare; e poi Ebuehi che ha chiuso di testa una carambola in cui lui stesso partiva oltre la linea difensiva dell’Atalanta.