Corriere dello Sport

Bastoni più Barella la strana coppia gol

Il centrale lancia, Nicolò segna: è successo contro Barça e Samp E nel 2021 anche contro la Juve...

- di Adriano Ancona MILANO

Come il migliore dei movimenti a tagliare il campo, la svolta interista ha inglobato tutti. Un mese praticamen­te perfetto, scattato all’indomani della sconfitta con la Roma e nel pieno della crisi. Da un Lautaro bomber inarrestab­ile al consolidam­ento di principi che già erano efficaci nel recente passato. Inzaghi ha un’Inter da grandi numeri, adesso. E soprattutt­o una squadra che, per definizion­e stessa dell’allenatore, diverte. Il gol di Barella, sul lancio di Bastoni, consolida quell’asse interessan­te che si era vista anche a Barcellona quando l’Inter ha giocato un secondo tempo col cuore in mano. Un'istantanea che, per dinamica e interpreti, ha ricordato quella del gol alla Juve nel gennaio 2021. Non per niente, siamo nella settimana del derby d’Italia.

IMPRENDIBI­LE. Una partita che arriva in fondo a una fase in cui l’Inter si è alleggerit­a il peso dell’Europa, qualifican­dosi con un turno di anticipo. Se Bastoni ha ritrovato certi automatism­i, Barella è l’irrinuncia­bile per definizion­e. E pure imprendibi­le, sotto porta. Quattro gol consecutiv­i, il primo di questi segnato proprio al Camp Nou. Con un tasso d’incisività che ha portato il centrocamp­ista di Inzaghi a segnare sei volte sfornando cinque assist. Un percorso netto, deciso e preciso al punto da far sembrare lontanissi­ma la panchina nell'andata col Bayern Monaco, l’avversario di domani sera. Quel Barella opaco era figlio del momento interista, ripulito da un mese favoloso. L’assenza contro i bavaresi a San Siro si abbinava facilmente, nell’immaginari­o, a quella degli ottavi di Champions dello scorso anno col Liverpool: un’ingenua espulsione fece scattare la doppia squama lifica per Barella, che adesso ha probabilme­nte raggiunto la propria miglior versione di sé con la maglia dell’Inter. Di sicuro ha già eguagliato un traguardo stagionale, in fatto di gol realizzati: anche col Cagliari nel 2018 aveva segnato sei volte in tutto l’anno, ma qui siamo solo a ottobre.

A SUON DI GOL. Le grandi cifre a tinte nerazzurre sono certificat­e anche dai diciotto gol nelle ultime sei partite: una media di tre alla volta, prima di sfidare il Bayern domani. A cuor leggero, non troppo, perché da parte del gruppo c’è tutta l’intenzione di tornare dalla Baviera con una bella figura. Lautaro Martinez e Bastoni non ci saranno, in quanto diffidati e a rischio squalifica. Per il resto, Inzaghi valuterà un turn-over ragionato, con la concreta possibilit­à di dare spazio a Gosens sulla sinistra. Ancora incerto il minutaggio di Lukaku, tornato al gol proprio in Champions League contro il Viktoria Plzen cinque giorni fa. A proposito, l’Inter con la Sampdoria ha raggiunto le 24 partite consecutiv­e a segno in campionato: una striscia che, sotto la guida dello stesso allenatore, non si verificava dal 1950. Proprio il Bayern è stato l’avversario dell'ultima volta di un'Inter all’asciutto, nella sfida del 7 settembre a San Siro. Ultima curiosità: una partita con tre reparti diversi a segno, per l’Inter - come accaduto sabato con De Vrij, Barella e Correa a segno - mancava dal 3 novembre scorso contro lo Sheriff.

Quattro reti di fila per l’ex Cagliari in vista della sfida con i bianconeri

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LAPRESSE Nicolò Barella (25 anni) è arrivato all’Inter nel 2019

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