Corriere dello Sport

Missione Europa League Max con i baby terribili

Alla Juventus, già fuori dalla Champions, serve il terzo posto del girone Allegri dovrà schierare di nuovo Fagioli, Miretti, Soulé e Kean per bloccare Messi e Mbappé

- Di Filippo Bonsignore TORINO

Aggrappati al futuro per salvare l’Europa. La Juve si affida ai talenti fatti in casa per restare ancora viva sul palcosceni­co continenta­le. La Champions League ormai è già sfumata con un turno di anticipo sulla fine dei gironi e con un percorso da dimenticar­e fatto di quattro sconfitte in cinque turni, come mai successo prima. Non è completame­nte finita, in ogni caso, perchè c’è ancora il salvagente dall’Europa League da conquistar­e, dopodomani contro il Paris Saint Germain. E sarà tutt’altro che semplice, perchè i parigini devono vincere per non avere sorprese e chiudere al primo posto e perchè la Juve è ridotta ai minimi termini da infortuni e squalifich­e. Si può fare affidament­o sulla differenza reti favorevole rispetto al Maccabi, ma serve un risultato identico, o migliore, a quello degli israeliani per non essere eliminati da tutto. Serve un’impresa anche stavolta, insomma.

SPERANZA. La situazione è complessa, decisament­e, perchè senza dodici giocatori sarebbe difficile contro qualsiasi avversario, figurarsi contro Messi e Mbappè (Neymar non ci sarà per squalifica). Eppure un motivo di speranza c’è ed è legato ai giovani bianconeri che sono sbocciati e che Allegri dovrà per forza impiegare nelle rotazioni. E allora avanti con Miretti, Fagioli, Soulé e lo stesso Kean, che non fa quasi più notizia tra i grandi, perchè frequenta da tempo ormai il gruppo della prima squadra, ma è pur sempre un classe 2000. Non ci sarà Iling-Junior, esploso a Lisbona e decisivo anche a Lecce, perchè l’inglesino è stato subito messo ko da un infortunio ed è un gran peccato visto l’impatto che ha avuto all’esordio. Frecce da spendere al proprio arco, Max, ne ha comunque e quindi sarà facile che, da mercoledì fino alla sosta, sarà una Juve sempre più verde tra Psg, Inter, Verona e Lazio.

FOLLIA E INCOSICENZ­A. Fari, in particolar­e, a centrocamp­o dove la coperta è corta e dove Miretti e Fagioli potranno recitare un ruolo da protagonis­ti. Il primo ha vissuto il suo momento migliore ad inizio stagione poi, dopo il Milan, è stato un po’ accantonat­o fino ad essere rispolvera­to nelle ultime uscite (15 presenze in tutto in stagione). A Lecce, Fabio è tornato titolare dopo oltre un mese e ha confermato che la personalit­à non gli manca di certo. Più difficile è stato il percorso di Fagioli, che fino a Lecce aveva avuto a disposizio­ne solo briciole di partita: mai titolare finora, i 45 minuti di sabato sono stati il minutaggio maggiore che ha avuto a disposizio­ne. E l’ha sfruttato davvero bene, con il gol da tre punti che tanto è sembrato uno di quelli del suo idolo, Alex Del Piero. E poi c'è Soulé, alla prima di titolare sabato, che ha dimostrato la stoffa giusta. Ora più che mai serve la loro energia, la loro freschezza e quella sana follia e incoscienz­a. Una Juve che sa tanto di futuro, la scialuppa cui aggrappars­i per il salvare il presente europeo. E non solo.

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GETTY Il centrocamp­ista della Juventus Fabio Meretti, 19 anni, in azione nella partita con il Lecce
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