«Terracciano decisivo»
Aveva provato a sorprendere Italiano, confermando in partenza il 3-5-2 per dare imprevedibilità a un attacco capace (ma solo in casa) di confezionare fin qui tutti e 9 i punti ottenuti dal suo Spezia in classifica. Non è bastato però, visto che la sfortuna e, a tratti, la qualità della Fiorentina alla fine hanno sopraffatto la squadra di Luca Gotti, che a fine gara inevitabilmente mastica amaro. La zona rossa resta distante tre punti, è vero, ma l’andamento lento (un punto nelle ultime cinque gare) non aiuta proprio: «Fa male perdere così perché lo abbiamo fatto al 90’ su una palla che stavamo gestendo noi. L'atteggiamento e la voglia di provare a vincere fino all’ultimo è l’elemento che ci ha fatto steccare una partita così».
PROFONDO ROSSO. Colpa, tra i tanti aspetti da rivedere (tra cui la poca lucidità sotto porta) anche dell’espulsione di Nikolaou per il grave fallo su Cabral, che ha indirizzato in modo netto l’andamento del finale di gara: «Il modo in cui Nikolaou ha preso il rosso è davvero una sciocchezza. Eppure in dieci contro undici stavamo gestendo bene gli spazi e la sensazione era che avremmo potuto persino vincere. Poi invece sappiamo tutti com’è andata. Il mio compito - ha proseguito Gotti - è quello comunque di tenermi stretto il buono che ho visto e di limare le cose da mettere a posto».
POCA FREDDEZZA. Resta tuttavia, al di là della beffa finale per il secondo anno di fila contro la Fiorentina, il rammarico di non aver saputo concretizzare le tante palle gol create, specie nel primo tempo, con Gyasi e Nzola: «Abbiamo avuto molte chance ma siamo stati quasi sempre poco lucidi. Va anche detto che Terracciano ha fatto parate di grande livello» ha concluso il tecnico, atteso sabato dalla difficile trasferta contro il Milan.