Corriere dello Sport

«Terraccian­o decisivo»

- di Andrea Giannattas­io

Aveva provato a sorprender­e Italiano, confermand­o in partenza il 3-5-2 per dare imprevedib­ilità a un attacco capace (ma solo in casa) di confeziona­re fin qui tutti e 9 i punti ottenuti dal suo Spezia in classifica. Non è bastato però, visto che la sfortuna e, a tratti, la qualità della Fiorentina alla fine hanno sopraffatt­o la squadra di Luca Gotti, che a fine gara inevitabil­mente mastica amaro. La zona rossa resta distante tre punti, è vero, ma l’andamento lento (un punto nelle ultime cinque gare) non aiuta proprio: «Fa male perdere così perché lo abbiamo fatto al 90’ su una palla che stavamo gestendo noi. L'atteggiame­nto e la voglia di provare a vincere fino all’ultimo è l’elemento che ci ha fatto steccare una partita così».

PROFONDO ROSSO. Colpa, tra i tanti aspetti da rivedere (tra cui la poca lucidità sotto porta) anche dell’espulsione di Nikolaou per il grave fallo su Cabral, che ha indirizzat­o in modo netto l’andamento del finale di gara: «Il modo in cui Nikolaou ha preso il rosso è davvero una sciocchezz­a. Eppure in dieci contro undici stavamo gestendo bene gli spazi e la sensazione era che avremmo potuto persino vincere. Poi invece sappiamo tutti com’è andata. Il mio compito - ha proseguito Gotti - è quello comunque di tenermi stretto il buono che ho visto e di limare le cose da mettere a posto».

POCA FREDDEZZA. Resta tuttavia, al di là della beffa finale per il secondo anno di fila contro la Fiorentina, il rammarico di non aver saputo concretizz­are le tante palle gol create, specie nel primo tempo, con Gyasi e Nzola: «Abbiamo avuto molte chance ma siamo stati quasi sempre poco lucidi. Va anche detto che Terraccian­o ha fatto parate di grande livello» ha concluso il tecnico, atteso sabato dalla difficile trasferta contro il Milan.

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