Bocchetti con due dubbi
VERONA – Uscire dalla crisi passa anche da quel pizzico di fortuna in più. Lo dicono i numeri che, tra pali e traverse colpite (otto in tutto), mettono il Verona al primo posto in questo senso. La Roma probabilmente non è l’avversario giusto per lasciarsi alle spalle sei sconfitte di fila. Eppure l’anno scorso, quando Tudor ereditava la panchina dell’Hellas, Bocchetti - all’epoca suo vice, oggi tecnico titolare dopo l’esonero di Cioffi - riuscì l’impresa di battere josé Mourinho. «È una leggenda, chi inizia ad allenare come me può solo ammirarlo», osservava Bocchetti, provando poi a individuare il problema della carenza di risultati. «I nuovi hanno bisogno di un po’ più di tempo». La serie negativa del Verona è cominciata perdendo all’Olimpico contro l’altra squadra romana, la Lazio. Dei sei scivoloni, gli ultimi quattro del Verona sono arrivati con lo stesso punteggio: 2-1.
LE SCELTE. Più che i dubbi di formazione, c’è una situazione in infermeria che genera interrogativi: lo scozzese Josh Doig, se non altro, oggi potrebbe andare in panchina. L’esterno sinistro, due gol in campionato, assieme a Henry e Lasagna, è il miglior marcatore gialloblu in stagione. L’altro uomo in dubbio per la partita contro la Roma è Lazovic, altrettanto un esterno efficace. «Sappiamo di affrontare una squadra fortissima: i giocatori della Roma possono risolvere la partita da un momento all’altro, e dovremo avere un occhio di riguardo per questi campioni. Ricordo per esempio, a proposito della partita di un anno fa, il gol di tacco segnato da Pellegrini».