Leclerc deluso «Sofferto più del solito»
Hamilton: «Mi spiace per i fischi amo lo stesso il tifo messicano»
Chi piange, e chi ride. La Ferrari più che rossa, è parsa grigia a Città del Messico: «Non abbiamo tante spiegazioni per questa gara così difficile per noi, non è questo il risultato che avremmo voluto vedere, ma sono gare che vanno analizzate e che ci serviranno per il futuro. Abbiamo fatto fatica per tutto il weekend, ho rivisto la stessa Ferrari che vedemmo in Belgio, mi auguro di reagire come abbiamo reagito allora. Nuova power unit in Brasile? Non è escluso», ha commentato, laconico, Mattia Binotto.
Carles Leclerc rincara la dose: «Non c'era passo, stare un minuto dietro Max è troppo, è stato come Spa. Abbiamo sofferto più del solito, pur avendo massimizzato il nostro potenziale». Carlos Sainz, appena meno pessimista: «Macchina non performante a questa altitudine, siamo stati lenti, siamo stati costretti a trovare parecchi compromessi, ma abbiamo dato il massimo».
Chi ha fatto il massimo è stato invece il campione del mondo. Inarrestabile Max Verstappen: «Partire in testa mi ha aiutato molto per vincere, abbiamo avuto un'ottima gestione degli pneumatici, passo pazzesco. Vincere qui è qualcosa di straordinario. Quattordici gran premi vinti significa che quella che stiamo vivendo è una stagione incredibile e puntiamo a vincere ancora. Il campionato non è ancora finito».
Soddisfatto a metà Lewis Hamilton: «Alla fine è stato un grande weekend per noi, eravamo molto vicini nel primo stint ma la Red Bull era imprendibile. Non sono sicuro che la gomma dura fosse quella giusta per questa pista, e credo si sia visto. Mi è dispiaciuto sentire qualche fischio per me, ma adoro ugualmente il pubblico messicano».
“Solo” terzo l'idolo assoluto di casa Sergio “Ceco” Perez. «Ho fatto del mio meglio, mi sono dovuto accontentare del terzo posto. Avrei voluto di più qui a casa mia».