Tonfo Milano, Sapozhkov rilancia Verona
(20-25, 22-25, 23-25). ALLIANZ MILANO: Mergarejo 3, Lawrence, Bonacchi, Vitelli, Loser 6, Patry 8, Piano 7, Ishikawa 11, Porro 5, Colombo (L), Pesaresi (L), Ebadipour 8. All. Piazza.
WITHU VERONA: Cortesia 3, Perrin 1, Magalini, Sapozhkov 16, Raphael, Keita 13, Grozdanov 6, Jensen, Spirito 2, Bonisoli (L), Mosca, Mozic 13, Gaggini (L), Zanotti. All. Stoytchev. ARBITRI: Piana e Caretti.
Durata set: 27’, 28’, 35’ tot. 1h30’. Spettatori: 3058.
MILANO - Era l’esame ideale per confermare quanto fatto nelle ultime partite e cercare al tempo stesso quella continuità di risultati necessaria a restare in alto. Milano deve invece leccarsi le ferite contro una Verona che in un’ora e mezza di gioco archivia la pratica, mettendo in cassaforte il bottino pieno del match e rilanciandosi prepotentemente in campionato.
Questa volta la truppa di Piazza si rivela lontana parente rispetto a quella vista la settimana scorsa in occasione della trasferta di Modena, vinta al tie-break. I padroni di casa sono imprecisi e altalenanti, tanto che i veneti ne approfittano per indirizzare da subito la sfida sul proprio binario. Il gigante Sapozhkov si mette in luce con ben 16 punti realizzati, mentre l'aquila Keita lascia il proprio sigillo con il 67% di positività in attacco.
LA GARA. Nei primi due set sono quindi gli ospiti a dettare il gioco, mentre l’Allianz è chiamata a rincorrere, soffrendo particolarmente in fase di ricezione. La reazione arriva nel corso della terza frazione, quando Ishikawa e Patry portano il set sull’11-6 e in seguito sul 21-16. Sembra essere la svolta, invece si tratta di una pura illusione, perché nel momento migliore Milano sbaglia e manca di cinismo, mentre la formazione di Stoytchev recupera punto su punto. L’errore in attacco di Ebadipour consegna il successo a Verona, facendo calare il sipario sull’incontro.