Quattro regine in cerca di gloria
Oggi e domani a Cagliari la Final Four (dirette Rai e Sky) Civitanova-Modena e Perugia-Trento: assalto al 1º trofeo stagionale Da Zaytsev a Giannelli, da Michieletto a Ngapeth: va in scena il meglio
Sarà per via di un calendario senza soluzione di continuità che anche nell’ultima settimana ha messo a confronto le quattro squadre, che ormai da molti anni (salvo rare eccezioni) hanno dominato la scena nazionale. Sarà per il fatto che due delle protagoniste hanno iniziato un logico progetto di rinnovamento, ma la Supercoppa di casa nostra, che eccezionalmente si giocherà a Cagliari, non sembra l’epilogo della stagione scorsa ma qualcosa di nuovo, di diverso a livello di confronti tecnici.
Oggi e domani il PalaPirastu del capoluogo della Sardegna ospita la 27ª edizione della Supercoppa, il primo trofeo assegnato nell’anno agonistico e forse proprio per questo particolarmente ambito, spesso foriero di preziose indicazioni per la stagione che verrà.
Civitanova, Perugia, Trento e Modena si sono classificate in questo ordine al termine della scorsa stagione e in base a questi piazzamenti sono stati stabiliti gli accoppiamenti delle semifinali, che opporranno i tricolori della Cucine Lube Civitanova alla Valsa Group Modena (ore 17.30 diretta su RaiSport), e la Sir Safety Susa Perugia all’Itas Trento (ore 20.30 differita RaiSport domani dalle 12-30).
Sinora dominatrice in campionato, la squadra umbra viene considerata la più seria candidata al trofeo. Gino Sirci ha affidato ad Andrea Anastasi, un vero squadrone. Anzi due
perché a guardare bene l’organico del Black Devils. È composto da sestetti che possono valutare la loro qualità nelle sfide di allenamento. Una squadra che schiera Giannelli in regia, Leon, Semeniuk e Plotnytskyi di banda, Rychli
cki (o Herrera) sulla diagonale, un pacchetto di centrali con Solè, Flavio e Russo, due liberi come Colaci e Piccinelli, mette in imbarazzo il suo tecnico per le scelte che è obbligato a fare, perché a pallavolo si gioca “solo” in sei più uno!
Questo non vuol dire che per Perugia la due giorni sarda sarà una passeggiata di salute. Tutta da vedere la sfida odierna contro Trento, ultimo vincitore del trofeo. Lo scorso anno, la formazione di Lorenzetti con il suo modulo “a 3 martelli” sorprese e arrivò un trionfo inatteso, bello e meritato. L’Itas con i suoi tre campioni del mondo (Sbertoli, Lavia e Michieletto), con i monumentali centrali Podrascanin e Lisinac, con l’immortale Kaziyski e con il giovane fenomenale libero Laurenzano, può battere chiunque e a riportare sotto le Alpi la Supercoppa ci tiene decisamente.
Un volto diverso avrà la gara che indicherà l’altra finalista Civitanova e Modena. I tricolori che nelle ultime stagioni hanno dominato la scena curiosamente non vincono la Supercoppa dal 2014. Blengini sta modellando una squadra nuova: accanto a De Cecco e ai mondiali Anzani e Balaso sono stati inseriti il campione olimpico francese Chinenyeze, per Zaytsev prezioso doppio ruolo di bomber libero di ricevere, e ha a disposizione quattro attaccanti laterali eccellenti, i confermati Yant e Gabi Garcia, il giovane bulgaro figlio d’arte Nikolov e il campione iridato Bottolo.
Discorso diverso per Modena che dispone di due personaggi doc come il regista Bruno ed Earvin Ngapeth. La potenza del turco Lagumdzija, la voglia di emergere di Tommaso Rinaldi, la consolidata professionalità di Stankovic, Rossini e Bossi. Giani nel presentare gli obiettivi del suo sestetto ha detto soltanto che a Cagliari sarà l’occasione buona per valutare i progressi dei suoi, ma chi lo conosce bene sa che farà di tutto per inseguire una grande soddisfazione.
La Sir strafavorita non può smentirsi L’Itas non scherza con gli azzurri iridati