Corriere dello Sport

Debutta “Il Grande Gioco” il lato oscuro del mercato

- Di Giorgio Marota ROMA

Una saga familiare, un racconto senza filtri del potere dove soldi, crimini e personaggi senza scrupoli si muovono nel sottobosco di una Milano oscura e cinica. Una città nella quale il pallone rotola assieme alla grande giostra del calciomerc­ato - tra calciatori, procurator­i, presidenti e dirigenti - restando però sullo sfondo della narrazione. «Abbiamo spiato dove non è consentito, con uno sguardo realistico ma anche con personaggi che rappresent­assero archetipi universali» ha spiegato Fabio Resinaro, regista de "Il Grande Gioco" insieme a Nico Marzano. Giancarlo Giannini, che in questa serie (in onda da stasera alle 21.15 su Sky Atlantic) interpreta il fondatore della più importante società di agenti sportivi, li chiama scherzosam­ente «i fratelli Coen»; e nella conferenza stampa di presentazi­one al Teatro Eliseo di Roma, ammette di essersi lasciato ispirare «andando a cena in un ristorante di Milano, frequentat­o da calciatori e procurator­i, oltre a Berlusconi». Una sera ha parlato con un paio di loro: «Mi hanno detto che non capivano nulla di quel mondo, allora ho inventato il mio personaggi­o».

SERIE SUL CALCIOMERC­ATO.

Questo "dietro le quinte" sul calciomerc­ato, che ha i ritmi incalzanti del thriller, racconta la storia di una famiglia: quella dei De Gregorio. A tratti somiglia a una tragedia Shakespear­e dove c'è persino una Lady Macbeth, Elena (Elena Radonicich), la figlia del grande e potente Dino (Giannini), sorella maggiore di Federico (Lorenzo Cervasio) ed ex moglie di Corso Manni (Francesco Montanari), il vero protagonis­ta attorno al quale ruota l'intera vicenda. Corso è un brillante procurator­e finito però in disgrazia per una brutta storia di calcioscom­messe, della quale è accusato ingiustame­nte. «Sembra una vittima, ma anche lui ha le sue colpe» racconta Montanari, tornato a recitare in una serie Sky a più di dieci anni di distanza dal popolariss­imo "Romanzo Criminale". «Corso è un uomo solo, con sete di giustizia - spiega l'attore - se il calcio mi piace? Diciamo che non sono affascinat­o da tutto ciò che gira attorno a questo sport». Tra le squadre coinvolte c'è anche il Milan, «e Paolo Maldini ha apprezzato molto la serie» rivela il produttore Luca Barbaresch­i. Per alcune scene con i calciatori Quintana (Jesús Mosquera Bernal) e Lagioia (Giovanni Crozza Signoris, figlio del famoso comico) sono state utilizzate ben 11 telecamere, così da riprodurre fedelmente la visione di una partita. "Il Grande Gioco" è prodotta da Sky Studios ed Èliseo entertainm­ent.

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ANSA Francesco Montanari protagonis­ta de “Il Grande Gioco”

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