Debutta “Il Grande Gioco” il lato oscuro del mercato
Una saga familiare, un racconto senza filtri del potere dove soldi, crimini e personaggi senza scrupoli si muovono nel sottobosco di una Milano oscura e cinica. Una città nella quale il pallone rotola assieme alla grande giostra del calciomercato - tra calciatori, procuratori, presidenti e dirigenti - restando però sullo sfondo della narrazione. «Abbiamo spiato dove non è consentito, con uno sguardo realistico ma anche con personaggi che rappresentassero archetipi universali» ha spiegato Fabio Resinaro, regista de "Il Grande Gioco" insieme a Nico Marzano. Giancarlo Giannini, che in questa serie (in onda da stasera alle 21.15 su Sky Atlantic) interpreta il fondatore della più importante società di agenti sportivi, li chiama scherzosamente «i fratelli Coen»; e nella conferenza stampa di presentazione al Teatro Eliseo di Roma, ammette di essersi lasciato ispirare «andando a cena in un ristorante di Milano, frequentato da calciatori e procuratori, oltre a Berlusconi». Una sera ha parlato con un paio di loro: «Mi hanno detto che non capivano nulla di quel mondo, allora ho inventato il mio personaggio».
SERIE SUL CALCIOMERCATO.
Questo "dietro le quinte" sul calciomercato, che ha i ritmi incalzanti del thriller, racconta la storia di una famiglia: quella dei De Gregorio. A tratti somiglia a una tragedia Shakespeare dove c'è persino una Lady Macbeth, Elena (Elena Radonicich), la figlia del grande e potente Dino (Giannini), sorella maggiore di Federico (Lorenzo Cervasio) ed ex moglie di Corso Manni (Francesco Montanari), il vero protagonista attorno al quale ruota l'intera vicenda. Corso è un brillante procuratore finito però in disgrazia per una brutta storia di calcioscommesse, della quale è accusato ingiustamente. «Sembra una vittima, ma anche lui ha le sue colpe» racconta Montanari, tornato a recitare in una serie Sky a più di dieci anni di distanza dal popolarissimo "Romanzo Criminale". «Corso è un uomo solo, con sete di giustizia - spiega l'attore - se il calcio mi piace? Diciamo che non sono affascinato da tutto ciò che gira attorno a questo sport». Tra le squadre coinvolte c'è anche il Milan, «e Paolo Maldini ha apprezzato molto la serie» rivela il produttore Luca Barbareschi. Per alcune scene con i calciatori Quintana (Jesús Mosquera Bernal) e Lagioia (Giovanni Crozza Signoris, figlio del famoso comico) sono state utilizzate ben 11 telecamere, così da riprodurre fedelmente la visione di una partita. "Il Grande Gioco" è prodotta da Sky Studios ed Èliseo entertainment.