Finiti i margini di errore Il Crotone deve ripartire
Lerda lavora per avere maggiore concretezza e variabilità di idee per non essere più prevedibili
Fuori dalla Coppa Italia, un po' a sorpresa e anche con una prestazione non proprio brillante, ora al Crotone resta solo il campionato, torneo nel quale non si può più permettere di sbagliare. La scelta di non fare ritorno in Calabria per poi ripartire sabato per la trasferta di Viterbo è stata l’ideale anche per permettere alla squadra di riflettere e ritrovarsi visto che il periodo non è dei migliori.
Nelle ultime tre uscite il Crotone ha infatti collezionato due sconfitte contro Catanzaro e Foggia e una vittoria in rimonta contro il fanalino di coda Fidelis Andria. Questa prestazione nel primo tempo ha lasciato molte perplessità così come l’ultima di Foggia, anche se una formazione rivoluzionata e le prove di modulo sono una parziale giustificazione a oltre un’ora di partita incolore ma soprattutto sterile visto che di pericoli alla porta del Foggia pochi o niente.
Il cambio di marcia deve essere evidente già da domenica in casa della Viterbese, una squadra che non se la sta passando bene, che occupa la terzultima posizione nella graduatoria generale con venti punti di distacco dal Crotone. Questa differenza domenica sul campo si deve vedere tutta per dare una risposta netta e dire che i rossoblù hanno superato il momento difficile, digerito l’eliminazione dalla Coppa Italia e ripartiti. Anche perché i margini di errore sono ormai microscopici, con il Catanzaro a quattro
lunghezze e sopravanzati anche dal Pescara non possono più sbagliare. Non sarebbe il caso di accumulare troppo ritardo e lasciar andar via le avversarie e rinunciare in anticipo alla promozione diretta. Sul campo il Catanzaro ha dimostrato di avere uno spunto in più, ma ciò non significa che non possa commettere un passo falso: è il Crotone che non se ne può
permettere più, ma anzi deve approfittarne quando lo commetteranno le due antagoniste.
I DIFETTI EMERSI.
Bisogna migliorare in alcuni frangenti, come la concretezza sottoporta e a centrocampo facendo maggior filtro. Per lunghi tratti di gara il Crotone lascia la mediana in mano agli avversari. Le trame sono prevedibili, si va troppo sugli esterni e poco per vie centrali, ci si affida ai traversoni, spesso sbagliati, alle giocate dei singoli e alle palle inattive che fino ad ora hanno fruttato molto. Nelle ultime due uscite si è visto tanto gioco in orizzontale e quasi mai in verticale, probabilmente gli interpreti a disposizione non hanno nelle corde queste caratteristiche e questo tipo di giocata, ma qualcosa deve cambiare perché il Crotone nelle ultime gare sta faticando e se a Viterbo dovesse arrivare una sconfitta potrebbe aprirsi una piccola crisi. Una cosa non da poco per la società che ha il più alto monte ingaggi di tutta la serie C.
La partita di Foggia potrebbe aver confermato una nuova esclusione per Awua e Braduani dopo l’accantonamento di Giron per alcune gare. È chiaro che le gerarchie possano cambiare e non restare uguali al mese di agosto, ma la cosa suscita una certa sorpresa anche perché i primi due fino alla gara di Catanzaro sembravano degli intoccabili così come Giron. Se così deve essere, così sia, sperando che il tecnico Franco Lerda ci abbia visto giusto, che queste decisioni forti e inattese gli diano ragione e facciano il bene del Crotone.