Corriere dello Sport

Scontro interno, la Red Bull non spiega

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Bicchieri d’acqua sull’incendio, è così che la Red Bull pensa di uscire dalla polemica di domenica a Interlagos, con Horner che implora via radio Verstappen di lasciar passare Perez per favorire la doppietta nel Mondiale (ora è 290 pari con Leclerc), e Max che lo zittisce: «Ne abbiamo già parlato, non chiedetemi mai più questa cosa; sono stato chiaro?»

L’attrito affonda le radici nell’ultimo GP di Monaco, con l’incidente di Perez in qualifica (volontario? è probabile) che impedì al compagno di cercare la pole. Finì con Checo primo e Max terzo.

Ieri i protagonis­ti della querelle hanno fornito mezze dichiarazi­oni, e davanti alla porta della verità si son fermati a le scarpe sullo zerbino. Verstappen: «Il team ha capito e accettato la mia posizione. In Brasile nessuno mi aveva parlato di un possibile scambio, cosa che mi è stata chiesta solo all’ultimo giro» (e non è vero, perché allora rispose «ne abbiamo parlato, non chiedetemi più...»).

Ha ammesso: «Riguarda qualcosa accaduta a inizio stagione», ma «spero che un giorno si capisca davvero cos’è successo però non entrerò nei dettagli, la vicenda resterà interna alla squadra». Solidariet­à piena gli va però data per gli insulti via social che hanno coperto Max e la sua famiglia: un pilota coraggioso da una parte, mille leoni da tastiera dall’altra.

Per la Red Bull «la squadra ha accettato le ragioni di Max, ma la questione rimarrà riservata», per Perez «a Montecarlo fu errore e non uscita intenziona­le, ma la questione deve restare interna». E allora parlatene tra voi alimentand­o - in questo modo sì - voci e speculazio­ni. In attesa di capire come i due si muoveranno nell’ultimo GP.

Verstappen «Spero che un giorno si capisca cosa è successo»

f.s.

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GETTY Checo Perez (32) e a sinistra Verstappen (25)

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