Vettel si ritira E tutti i “nemici” abbracciano Seb
Alonso avrà un casco speciale Hamilton, Verstappen e Leclerc lo salutano con parole dolci
Sebà-nun-ce-lascià, Sebànun-ce-lascià. E ora, solo ora nel momento in cui si prepara ad andarsene davvero dopo un mezzo Mondiale vissuto come un lungo giro d’onore - la Formula 1 si scopre orfana. Solo ora la grandezza di Sebastian Vettel (se ne va con quattro titoli mondiali, soltanto Hamilton Schumacher e Fangio più di lui, 53 vittorie e 57 pole) emerge in una forma inaspettata.
CASCO. La vedi nel casco che ad Abu Dhabi gli dedica, incredibile dictu, Fernando Alonso, il quale passò i suoi migliori anni ferraristi a svilire i titoli di Seb, man mano che questi arrivavano. «Facile con quella macchina – diceva Alonso –, è un missile, il pilota ha poco merito», erano le sue parole.
TUTTI GRATI. Ecco, quell’Alonso abrasivo ha lasciato posto a un Fernando dolce, che ad Abu Dhabi si presenta addirittura con la bandiera tedesca sul casco, nella tradizionale livrea vetteliana: «Danke Seb! È l’ultima volta che condivido la pista con te, sarà emozionante e triste allo stesso tempo, ma ti auguro tutto il meglio per il tuo prossimo capitolo».
Lontani allora e vicini oggi, accomunati dal progetto fallito di aver cercato di diventare campioni anche con la Ferrari
(Vettel arrivò proprio nel
2015 dopo la partenza di Alonso).
MAX. Eccola la grandezza di Vettel, nelle parole delicate dello spigoloso Max Verstappen: «C’è una cosa che ricorderò per la vita. L’anno scorso, a Silverstone, sono tornato al motorhome dall’ospedale (dopo l’incidente con Hamilton alla Copse, ndr), e Sebastian era lì ad aspettarmi per chiedermi se stessi bene. Questo episodio dimostra chi sia davvero Vettel: una persona super gentile e premurosa».
Lewis Hamilton è tornato alla ruotata di Baku 2017: «Dopo quell’episodio la noamicizia si è rafforzata».
E Leclerc che lo spinse ai margini della Ferrari e infine fuori: «Una persona gentile, genuina, certamente il più grande lavoratore tra noi. Se io oggi arrivo presto in officina ed esco tardi, lo devo a lui. Da Sebastian ho imparato molte cose, soprattutto quando ero molto giovane. Averlo come compagno mi ha aiutato tanto».
Questo dicono di lui e cosa avrà da dire Sebastian lo sentiremo domenica, prescindendo dall’esito della gara che a questo punto non è più importante di una pochette sull’abito, già elegante del suo, di un grande campione.