Corriere dello Sport

Bassi traccia la via: «Con questi ragazzi la salvezza è possibile»

Il coach di Chiusi fiducioso dopo la prima vittoria con Rimini: «Domenica replichiam­o con Ravenna»

- Di Fabrizio Fabbri

Èdifficile credere che questo ruolo da Penelope del basket in grado di tessere nuovamente una bella tela disfatta in estate sia il suo ruolo preferito. Ma Giovanni Bassi fa buon viso e lo accetta con la sua San Giobbe Chiusi. «Della scorsa stagione sono rimasti solo in tre. Medford, Raffaelli e Possamai. Quale sia la filosofia del club è noto, quindi anche questa è una sfida bella da vivere». Lo scorso anno da matricola in A2 la società toscana, che è punta di diamante del progetto di valorizzaz­ione dei giovani della Reyer Venezia, ha vissuto un anno da protagonis­ta. «Il quarto posto finale – prosegue Bassi – è stato un risultato fantastico al termine di una cavalcata che ha entusiasma­to. Poi abbiamo smontato e rimontato la squadra ed è chiaro che siamo all’inizio di un percorso di crescita. Io resto molto ottimista perché conosco i valori umani e tecnici dei ragazzi che alleno e so benissimo quanto si possa migliorare. Quando ricostruis­ci un gruppo ci sono due facce della stessa medaglia. Quella bella te la offre il grande stimolo di veder germogliar­e un nucleo diverso, di mettere a posto e far collimare le nuove tessere di un puzzle. Quella più difficile è trovare l’incastro a tante personalit­à diverse. Da fuori sento dire che il mio sistema di intendere il basket sia complicato. Da dentro a me non sembra così e la crescita costante dei ragazzi, e quindi del gruppo, lo dimostra». Intanto sono arrivati

i primi due punti contro Rimini. «Sì, al termine di una partita complicata perché loro hanno giocato una prima metà di gara eccellente. Siamo andati sotto anche di 22 punti. Un gruppo che oltre a qualità tecniche non ne possedesse altrettant­e morali sarebbe naufragato. Noi invece punto dopo punto ci siamo portati a casa la prima vittoria. Ora dobbiamo replicare domenica contro Ravenna. Sarà una partita durissima, uno snodo fondamenta­le del campionato per entrambe, che affrontiam­o dopo due settimane di stop. Questa cosa non mi piace perché il ritmo e l’entusiasmo presi dopo la vittoria contro Rimini un po’ sono scemati». Intorno alla squadra Bassi avverte ottimismo. «Alleno in un club solido. Sia al San Giobbe così come alla Reyer, la casa madre, sanno dare un valore immenso al lavoro. Non per niente ci lega il marchio Umana. Così a darci coraggio, dopo un avvio di stagione non certo brillante con cinque sconfitte di fila, è venuto da Venezia anche il patron Brugnaro. Lui e i nostri dirigenti di Chiusi ci hanno trasmesso tanta fiducia». Quella che porta sempre in campo il leader designato. «Medford non solo è un giocatore eccezional­e ma anche un uomo con la U maiuscola. Ha sempre una parola per i più giovani e non si tira mai indietro aiutando i compagni nella crescita. Con questi ragazzi raggiunger­e il porto tranquillo della salvezza sarà un’impresa possibile».

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LNP FOTO/SAN GIOBBE BASKET/ROSAMILIA Giovanni Bassi, terza stagione sulla panchina dell'Umana Chiusi

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