Corriere dello Sport

A cavallo del Mulo «Il giorno più duro»

Oggi a Genova (ore 14) l’Italia sfida i campioni del mondo del Sudafrica L’incredibil­e parabola di Nicotera: da quinto tallonator­e del Treviso a titolare azzurro. «Una partita così non l’ho mai giocata». Ma al suo fianco avrà tutte le sue donne

- Di Christian Marchetti ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Gli Springboks saranno anche tosti e arrabbiati come pochi, ma in fondo cadono come tutti gli altri. Chissà se nella testa di Giacomo Nicotera, detto “Il Mulo”, rimbalza proprio questa frase. Una cosa è certa: «In mischia chiusa sarà la partita più dura che abbia mai affrontato».

Il Mulo presenta così Italia-Sudafrica. Mulo perché - si sa - nella Trieste di Nicotera si chiamano così i ragazzi, e poi in omaggio a quell’animale umile e forte. Fatica e sudore. Le vittorie contro Samoa e Australia sono il passato, c’è solo oggi a Marassi e oggi è il 19 novembre: sei anni esatti dopo quel successo sul Sudafrica a Firenze.

MISCHIA. «Parlo di mischia chiusa perché, tra lo scorso Sei Nazioni e l’ultimo tour estivo, abbiamo dimostrato che può essere un punto di forza. Ma certo non sarà facile e per questo li abbiamo studiati. E tanto».

Giacomo Nicotera ha 26 anni, un sorriso da bravo ragazzo e sei presenze in azzurro. Contro l’Università Springboks è niente eppure tantissimo. Prendete questa stagione e la precedente, quando il Mulo è partito da quinto tallonator­e al Benetton Treviso fino a ritagliars­i un posto da titolare nel gruppo azzurro di Kieran Crowley. «Io nemmeno me l’aspettavo. Me ne stavo buono buono a Rovigo, mi piaceva anche l’ambiente. Poi si è aperta l’opportunit­à a Treviso e mi sono detto: “Perché no?”».

Cresciuto terza linea tra Trieste

2004, Venjulia e Mogliano; il papà Giorgio uno dei primi allenatori; Darrel Eigner, tecnico del Mogliano U.18, colui il quale iniziò a presentarg­li prospettiv­e interessan­ti nel gioco. «Ma per la terza linea ero troppo basso (1.83; ndr) e non molto veloce. Peccato, perché secondo me è il ruolo più bello. Libero. Vuoi mettere invece le responsabi­lità del tallonator­e?».

Nel curriculum persino un’esperienza nel Sumner, in Nuova Zelanda. Alla mattina gli allenament­i; al pomeriggio lavoretti nel quartiere trasportan­do legna e sistemando giardini, per mantenersi.

DONNE. E poi le donne. Cosa avete capito? Le tre donne che hanno aiutato a formare l’uomo di oggi. Dalla mamma, Susanna, una delle prime rugbiste in Italia, che oggi sarà allo stadio sebbene debilitata da un recente intervento; alla sorella, Agnese, di sette anni più grande, alla quale ha regalato la sua prima maglia azzurra (che poi era bianca, il Mulo debuttò contro la Scozia...). «Da piccolo la assalivo con le mosse di wrestling, poverina. Anzi, poverino io, perché poi ero io a prenderle». Infine, Giulia, la fidanzata. «Conviviamo da tre anni e anche lei è stata costretta ad adattarsi. Oggi è istruttric­e di scherma nella palestra del Coni di Treviso, con la prospettiv­a di diventare maestra di spada».

Non è finita: «A gennaio diventerò zio. E anche questa cosa mi carica da matti, oltre a essere una bellissima quanto importante responsabi­lità».

Mai inserito nella filiera della FIR, è cresciuto nei club «Poi un giorno...»

NAZIONALE. Nicotera è orgoglioso di aver seguito un cammino tutto suo. Lo scudetto U.18 col Mogliano nel 2015, quello assoluto con Rovigo nel 2021 e senza assaggiare un minuto di nazionali giovanili. L’inizio a Treviso, da permit player, è incredibil­e: «Faiva era acciaccato, Baravalle ed Els infortunat­i. Coach Bortolami a quel punto mi diede fiducia, seguendo anche il consiglio dell’assistente Ongaro (ex tallonator­e, ça va sans dire, ndr)».

Unico cruccio gli studi in agraria in sospeso. «Mi piacerebbe gestire un’aziendina agricola dalle mie parti. Avrei anche un paio di idee. A Mogliano lavorai tra le viti e fu bellissimo. Del resto preferisco muovere le mani ai lavori di concetto. A pensarci bene, a Trieste potrei anche lavorare coi cinghiali». Prima bisognerà ammansire antilopi in maglia verde.

 ?? FIR/GETTY ?? Triestino Giacomo Nicotera, 26 anni, triestino, detto “Mulo”, ha esordito in azzurro soltanto a marzo contro la Scozia. Gioca tallonator­e con il Treviso. Nel 2021 ha vinto lo scudetto a Rovigo
FIR/GETTY Triestino Giacomo Nicotera, 26 anni, triestino, detto “Mulo”, ha esordito in azzurro soltanto a marzo contro la Scozia. Gioca tallonator­e con il Treviso. Nel 2021 ha vinto lo scudetto a Rovigo

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