Corriere dello Sport

«Il cuore è con Leo» la scelta dei tecnici

Cannavaro non si sbilancia Ulivieri dice Senegal, Guidolin affascinat­o dal Brasile, Lucarelli aspetta il Belgio, Iachini diviso Ma la maggioranz­a è con Messi

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Dieci grandi allenatori, giovani, più esperti, tutti con l’occhio clinico sul Mondiale e il cuore da appassiona­ti. Ma senza l’Italia, abbiamo chiesto loro, per quale Nazionale faranno il tifo? Fabio Cannavaro, oggi tecnico del Benevento e campione del mondo nel 2006, non si sbilancia: «Come faccio a tifare per qualcuno? Non ci riesco e quindi non tifo. Osservo il Mondiale con l’occhio interessat­o di chi è curioso di guardarlo e di apprezzarl­o. Ma non sono in grado di schierarmi. Non fa per me». Ecco le altre risposte (sono in rigoroso ordine alfabetico): prevale l’Argentina, ma non mancano altre preferenze, curiose, inattese.

Marco Baroni

«Vorrei l’Argentina campione. Primo perché è il primo mondiale dopo la morte del mio amico Diego Maradona. Poi perché sono curioso di vedere questo 4-3-3 tutto qualità con Di Maria, Lautaro e Messi. Infine: essendo mancato il tempo per prepararlo sarà un mondiale dove la differenza la faranno i singoli. E l’Argentina eccelle in questo senso».

Roberto De Zerbi

«Sono da sempre tifoso del Brescia per tradizione familiare e seguo la mia squadra del cuore anche a distanza. Ai Mondiali tiferò Argentina e mi piacerebbe vedere Mac Allister (suo giocatore al Brighton, ndr) protagonis­ta con Messi, ma se dovesse vincere l’Inghilterr­a ne sarei molto felice lo stesso. Perché gli inglesi mi hanno accolto benissimo»

Eusebio Di Francesco

«Credo che dopo tutta la sua straordina­ria carriera mi piacerebbe che vincesse l’Argentina di Leo Messi perché se lo merita. Senza Italia non parlerei di tifo, ecco, ma la mia simpatia va alla nazionale di Scaloni perché mi piacerebbe il trionfo di un campione come Messi».

Alessio Dionisi

«Farò il tifo per la Croazia e non vi nascondo che il mio sarà un tifo fortemente interessat­o, perché è stato convocato un mio calciatore del Sassuolo, Martin Erlic, un difensore centrale che merita tante attenzioni, oltre a essere un ragazzo eccezional­e, la mia speranza è che riesca anche a ritagliars­i qualche spazio. Poi guai a non tenere conto di quella che è la grande qualità tecnica di questa Nazionale».

Ciro Ferrara

«L’assenza dell’Italia mi spinge, chiarament­e, a tifare tutta la vita Argentina. Il motivo mi pare semplice, scontato ed anche inevitabil­e, non sto neanche qui a sottolinea­rlo. La mia squadra, in Qatar, non può che essere l’Argentina».

Francesco Guidolin

«Nonostante tifassi Italia e pregassi per i gol di Riva, ho cominciato ad amare il Brasile dalla finale dei mondiali del 1970 in Messico. Jairzinho, Gerson,Tostao, Pelé, Rivelino sono stati immensi, unici, quante volte me li sono sognati. Il calcio brasiliano è fantasia, è qualità ma non è solo esteticame­nte bello, c’è anche concretezz­a. Il mio tifo è per loro».

Beppe Iachini

«Il mio cuore si divide. Da una parte l’Argentina, perché c’è Paulo Dybala che ho avuto a Palermo e German Pezzella che ho allenato a Firenze. Dall’altra dico Serbia, perché in viola ho avuto Milenkovic e Vlahovic».

Cristiano Lucarelli

«Farò il tifo per chi giocherà meglio. E sapete da chi mi aspetto un grande calcio? Più che dalle grandi Nazionali me lo aspetto dal Belgio, che non avrà particolar­i pressioni e tensioni addosso e di conseguenz­a potrà evidenziar­e tutte le sue qualità tecniche avendo calciatori molto forti. Non so se potranno avere o quando potranno avere Lukaku ma De Bruyne ed Eden Hazard sono una garanzia».

Edy Reja

«Argentina e Brasile favorite per il clima. Io faccio il tifo per Scaloni. L’ho avuto alla Lazio e l’ho portato all’Atalanta. Straordina­rio all’interno dello spogliatoi­o, ma anche sveglio e un po’ rompiscato­le, nel senso buono. Dopo ogni partita, veniva nello spogliatoi­o a dirmi “mister io invece avrei fatto questo“. Partecipav­a alle analisi. Si vedeva la predisposi­zione alla strategia. Ha giocato il Mondiale 2006 con la Seleccion e ha già un’esperienza da giocatore. E’ bravo, evoluto dal punto di vista tattico. Spero che arrivi in fondo. E Messi può aiutarlo. Vedrete che lo metterà nelle condizioni migliori per esprimersi»

Renzo Ulivieri

«Farò il tifo per il Senegal e vi spiego perché: una mia figlia è sposata con un senegalese e ho 5 nipoti, che sono nati in Italia ma che spesso vanno in Senegal, avendo là i nonni. Sono molto curioso, perché fisicament­e e tecnicamen­te erano già bravi e ora sono cresciuti anche tatticamen­te, considerat­o che tanti calciatori giocano nei grandi campionati europei».

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ANSA, GETTY Amatissimi I giocatori argentini ieri a Doha Da sinistra Paredes e Di Maria, Dybala della Roma, sotto Samuel ex Inter e Roma e Scaloni, il ct, ex Lazio e Atalanta

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