Corriere dello Sport

Ipotesi Kudus La Juve ha occhi solo per il Qatar

I bianconeri stanno già sondando il mercato Jolly d’attacco dell’Ajax, impegnato con il Ghana contro CR7, Uruguay e Corea del Sud: vale 15 milioni

- Di Filippo Bonsignore TORINO ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Occhi sui Mondiali per il mercato. Parte Qatar 2022 e la Juve inizia a ragionare nell’ottica di possibili perfeziona­menti della rosa nel mercato invernale, per corroborar­e le velleità di rimonta sul Napoli e per riscattars­i in campo continenta­le con il nuovo percorso in Europa League, ma anche in prospettiv­a della sessione estiva di trattative. Con una precisa linea guida che è quella di continuare a rinnovare il gruppo puntando su giocatori giovani, pronti a compiere il definitivo salto di qualità affiancand­osi ai campioni più esperti. Il caso Vlahovic insegna, d’altra parte: con l’investimen­to per il bomber serbo si è aperta la porta del futuro e il club bianconero intende proseguire su questa linea. Ecco perché lo sguardo si è posato, tra gli altri, su Mohammed Kudus, ennesimo gioiellino dell’Ajax che in Qatar vestirà la maglia del Ghana e sarà impegnato nel girone del Portogallo di Cristiano Ronaldo, dell’Uruguay di Darwin Nunez e della Corea del Sud di Son.

CHE DRIBBLING. Kudus è appunto soltanto l’ultimo diamante grezzo salito alla ribalta con i Lancieri. Mohammed nasce calcistica­mente nel vivaio della Right to Dream Academy, la struttura che scopre e fa crescere i talenti non solo in Ghana, dove ha la base, ma in tutta l’Africa. Qui i primi report degli scout lo indicano come un centrocamp­ista con propension­e offensiva. Nel 2018 ecco la prima svolta della sua giovane carriera, con il trasferime­nto al Nordsjaell­and in Danimarca con cui in due stagioni collezione 57 presenze, 14 gol e 3 assist. Nell’estate 2020, il salto in alto all’Ajax, prima nel settore giovanile e poco dopo subito in prima squadra. Lo sbarco ad Amsterdam non è accompagna­to dalla buona sorte: una serie di infortuni - prima al menisco (all’esordio in Champions League contro il Liverpool, tra l’altro), poi ad una caviglia e infine la frattura di una costola - ne hanno condiziona­to il decollo. Piano piano Kudus, però, si è preso la scena fino ad esplodere nella stagione in corso. Nel disegno dell’Ajax era indietro nelle gerarchie dell’attacco, dietro allo sfortunati­ssimo Haller e al suo sostituto Brobbey. Mohammed però ha compiuto la scalata e ora è un punto fermo della squadra di Alfred Schreuder, il tecnico che ne sta accompagna­ndo la crescita e l’evoluzione da centrocamp­ista, capace di agire in tutti i ruoli della mediana, ad attaccante. Non solo più esterno, ma anche prima punta, atipica per le caratteris­tiche fisiche che non sono certo quelle dell’ariete d’area di rigore. Kudus fa tutto con il sinistro e lo fa decisament­e molto bene: scatti, dribbling a ripetizion­e, velocità, tecnica. C’è tanta classe ma pure tanta sostanza nel suo gioco, con la qualità del palleggio, con le progressio­ni rapide e potenti, con il tiro che sovente fa centro dal limite dell’area.

Riassunto della sua stagione finora: 21 presenze, 10 gol e 2 assist. Una delle reti l’ha segnata al Napoli: è stato lui ad aprire la serata e ad illudere l’Ajax prima che la squadra di Spalletti spazzasse via i Lancieri con sei gol. Gli occhi di tanti si sono già posati sul numero 20 dell’Ajax: oltre alla Juve, lo seguono il Milan, il Borussia Dortmund e il Tottenham. E tedeschi e Spurs sembrano le rivali più forti. Kudus viene valutato attorno ai 15 milioni ma se dovesse giocare il Mondiale da protagonis­ta, il valore certamente esploderà. La corsa è appena iniziata.

Velocità, tecnica, dribbling: ecco come Mohamed ha stregato i Lancieri

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