Corriere dello Sport

Leclerc, serve un’impresa

Red Bull punta tutto sulla doppietta mondiale: è l’unico grande team a non averla mai ottenuta. Ieri Verstappen ha aiutato il compagno, accadrà anche nella gara di oggi?

- Di Fulvio Solms

Ultimo Gp della stagione: Charles e Perez sono alla pari C’è in gioco il... titolo di vice campione del mondo

Esiamo all’ultimo giorno di scuola ma non tanto così per aspettare la campanella, tirare i quaderni all’aria e sentirsi liberi. Il Gran Premio di Abu Dhabi che oggi chiude il Mondiale ha una notevole importanza per la Red Bull e la Ferrari, che ne sono state le maggiori protagonis­te.

E’ successo poche volte che un secondo posto nel Mondiale piloti sia risultato così significat­ivo, perché la Red Bull è l’unico grande team della Formula 1 a non essere mai riuscito a chiudere con una doppietta, nel senso di due piloti nelle prime due posizioni. Questo non è lo scherzo di un destino cinico e baro, ma l’effetto della tradiziona­le scelta dei bibitari di giocare a una punta, per quella sacrifican­do tutto il resto. Masticaron­o e sputarono via Mark Webber in favore di Sebastian Vettel (oggi all’addio dopo sedici anni di Formula 1), lo stesso hanno fatto con Daniel Ricciardo e Sergio Perez per spingere Verstappen.

PACE PER FORZA. Il risultato è che tutti i grandissim­i team - intendiamo quelli che abbiano vinto più di due titoli piloti e pertanto Ferrari, Mercedes, Williams, McLaren, Lotus - hanno firmato l’uno-due, ma la Red Bull mai. Ecco perché la stizza di Max nei confronti del compagno e ogni conseguent­e polemica sono state zittite dal management della Red Bull, ecco perché ieri in qualificaz­ione Verstappen ha offerto la sua scia a Perez trainandos­elo al fianco in prima fila (non è successo nel primo tentativo di pole per un problema elettrico che ha costretto la squadra a resettare i sistemi, sicché i due sono usciti distanti). Ed ecco infine perché ieri, tra i due, sono stati solo sorrisi.

Il secondo posto finale nelle classifich­e ha grande importanza anche per la Ferrari e in special modo per Mattia Binotto, perché sosterrebb­e la sua posizione, offrendo l’immagine plastica di una Rossa che cresce: nel 2020 sesta tra le squadre e 8ª-13ª tra i piloti, nel 2021 terza e 5ª-7ª, immaginate quanto sarebbe significat­ivo chiudere secondi, con l’aria che tira.

A proposito, ieri l'ingegnere reggiano ha rimarcato la smentita di Maranello alle voci non placate di un suo esonero: «Non sta a me decidere, ma sono tranquillo. Quando sono emerse le speculazio­ni ho parlato in modo molto aperto con il presidente Elkann e abbiamo concordato una smentita per fermare queste voci senza fondamento. Ho sempre avuto con lui un confronto aperto e costruttiv­o, anche per il medio e lungo termine».

IL PIANO. Tornando alla pista, Charles Leclerc oggi non avrà vita facile per prendersi questa piazza d’onore alle spalle di Verstappen (ieri per Max settima pole position dell’anno e ventesima in carriera). Le Red Bull hanno più velocità di punta delle Ferrari e dunque per stare davanti a Perez servirà a Leclerc un’impresa, come un sorpasso immediato alla partenza seguito da una perfetta gestione della gara. Per essere più precisi: un’altra impresa, dopo il giro che ieri gli ha garantito il terzo posto al via, piegando al suo volere una macchina veloce sul misto ma bizzosa nell’assetto.

Certo, oggi Sainz sarebbe anche disposto ad aiutarlo, ma può far poco: il duello Leclerc-Perez è diretto, sono pari in classifica e chi arriva davanti chiude davanti, c’è poco lavoro per eventuali portatori d’acqua. Semmai, due preoccupaz­ioni: una è la Mercedes (terza fila) che a -19 punti sogna un colpaccio per soffiare il secondo posto costruttor­i alla Ferrari, l’altra è un possibile coup de théâtre con Verstappen asservito alla causa della squadra. E’ solo un’ipotesi, ma immaginate se Perez andasse subito in testa e Max lo seguisse a distanza rallentand­o Charles.

Confortant­e per l’intera Formula 1 la quinta fila di Seb Vettel, entrato in Q3 con l’Aston Martin. I tributi d’affetto che gli vengono riservati mostrano chiarament­e chi sia stato Sebastian in Formula 1, come pilota e come uomo.

Binotto: «Non sta a me decidere ma con Elkann si parla di futuro»

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ANSA A destra Verstappen e Perez, di nuovo amici e in prima fila. A sinistra Leclerc, ieri terzo

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