Corriere dello Sport

Ducati, un altro percorso netto

- Di Mirco Melloni ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La festa della Ducati si è completata dopo la manche più tormentata della trionfale stagione di Borgo Panigale in Superbike. Il paradosso di Phillip Island, infatti, si è manifestat­o in Gara 1, dove le Panigale V4 R hanno eguagliato il peggior risultato stagionale - soltanto un 5° posto come in Gara 1 a Donington - ma la casa bolognese ha ugualmente messo al sicuro i titoli costruttor­i (il 18° ottenuto in Superbike) e di team (con la squadra ufficiale Aruba) senza dover attendere la Superpole Race e Gara 2 che si sono corse all’alba italiana, a chiusura della stagione. Il fresco campione del mondo Alvaro Bautista ha concluso quinto la manche vinta da Jonathan Rea, ma tanto è bastato alla Ducati per completare il tris di titoli, pareggiand­o l’en plein ottenuto in MotoGP.

PIT STOP. Sulla pista “quasi” di casa, visto che Phillip Island è il luogo di origine della moglie Tatiana, Rea è tornato al successo dopo 24 manche, spezzando il digiuno più lungo della sua parentesi alla Kawasaki, contraddis­tinta da sei Mondiali vinti consecutiv­amente. Il Cannibale è stato il migliore nell’interpreta­zione di una manche iniziata sull’asfalto bagnato e finita sull’asciutto, con in mezzo un cambio gomme. Rea e Toprak Razgatliog­lu sono rientrati al momento giusto, ma la Yamaha è stata meno efficace della Kawasaki nel pit stop e così il turco si è dovuto accontenta­re del secondo posto davanti ad Alex Lowes. Quarto Andrea Locatelli, migliore italiano, capace di precede un Bautista partito dalla pole, ma che dopo un avvio promettent­e è andato in difficoltà. «Mi sentivo sul ghiaccio, con l’assetto da bagnato e le gomme da asciutto perdevo la moto in ogni curva», ha detto lo spagnolo. Ma resta ugualmente l’orgoglio per i due titoli portati a casa: «Questo è il primo titolo ottenuto con la nostra Panigale V4 R», ha detto Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse, sottolinea­ndo il primo alloro della quattro cilindri. «Questa moto ci dà grandi soddisfazi­oni fin dal debutto, nel 2019».

La Rossa vince il Mondiale team e costruttor­i come in MotoGP

Australia, Gara 1: 1. Rea (Gbr, Kawasaki) in 36'47”340, 2. Razgatliog­lu (Tur, Yamaha) a 6”247, 3. Lowes (Gbr, Kawasaki) a 15”435, 4. Locatelli (Yamaha) a 18”342, 5. Bautista (Spa, Ducati) a 19”369; 7. Bassani (Ducati) a 37”641; 11. Rinaldi (Ducati) a 1'03”075.

Classifica: 1. Bautista 564, 2. Razgatliog­lu 507, 3. Rea 475, 4. Rinaldi 284, 5. Locatelli 258

Oggi: Superpole Race (ore 3) e Gara 2 (ore 6) su SkySportMo­toGP (repliche dalle 9 e 12.45) e TV8 (repliche dalle 12.45)

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