Corriere dello Sport

«Danneggiat­o da un tifoso»

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TORINO - Giunto in sala stampa dopo aver perso in due set contro Novak Djokovic, nella faccia di Taylor Fritz non c'era né la voglia di commentare quanto accaduto in campo né tantomeno il desiderio di stilare un bilancio su una stagione che fino a poche settimane fa lo vedeva ancora fuori dai top10 e distante da quello che è stato il suo esordio alle ATP Finals. «C'è stata persona che deliberata­mente ha cercato di crearmi dei problemi», ha esordito lo statuniten­se con gli occhi bassi.

IL FATTO. Stop. Rewind. Sul 5-4 in suo favore nel secondo set e al servizio per riportare in parità in match, Fritz, che conduceva 30-0, dopo essersi fatto rimontare sul 30 pari ha tirato a rete un facile rovescio con cui ha concesso a Nole la palla del controbrea­k, poi capitalizz­ato, su cui sin lì l'americano aveva costruito il suo vantaggio.

L’ERRORE. Pur non dichiarand­olo apertament­e, Fritz ritiene di essere stato indotto all’errore dall'urlo lanciato da uno spettatore presente in tribuna con lo scambio ancora in corso, e a nulla sono valse le sue proteste con l'arbitro che sconsolato lo guardava dall'alto della sua sedia.

«Cosa posso farci? Se ci fosse una regola che permette di rigiocare il punto, quel tipo si sarebbe alzato lo stesso se fossi stato sul punto di vincerlo e avremmo dovuto rigiocarlo», ha spiegato amareggiat­o Fritz in conferenza. «E' una regola che varrebbe per entrambi i giocatori. E' per questo che è ancora più frustrante, perché mi sento preso in giro e non c'è niente che si possa fare. Siamo abituati a giocare nel silenzio durante tutta la nostra carriera. E' normale che il pubblico a volte faccia un po' di rumore quando si sta giocando un punto emozionant­e: è una cosa che ti aspetti e per la quale sei preparato. Qui invece parliamo di qualcuno che di proposito si è messo a urlare per farmi sbagliare, non ci sei abituato e per questo è stato disgustoso, ancor prima che uno shock».

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