McKennie e Dest
Lo juventino e il milanista oggi in campo Stati Uniti seconda nazionale più giovane dei Mondiali (25 anni di età media). Nel Galles c’è Bale
Gli italiani degli Stati Uniti sono pronti. Cancellati i dubbi dovuti a qualche problema fisico, lo juventino Weston McKennie e il milanista Sergiño Dest non vedono l'ora di debuttare contro il Galles, in una partita che almeno per i bookmakers vede leggermente in vantaggio la formazione degli Usa.
FIDUCIA. «Sappiamo che sarà un incontro difficile - ha sottolineato McKenney - ma vogliamo assolutamente vincere. Alle spalle c'è un lungo lavoro di tre-quattro anni e sono convinto che tutti, ragazzi e staff tecnico, sono pronti per partire con i nostri piani e metterli in pratica».
IN COPPIA. McKennie aveva subito un infortunio al quadricipite che aveva messo in allarme il team Usa, ma grazie al lavoro portato avanti assieme alla Juve per monitorarne condizione e progressi, si sono raggiunti gli obiettivi. «Il mio club e la nazionale - ha aggiunto - hanno collaborato per fare in modo che qui arrivassi in ottima forma, al cento per cento. Abbiamo giocato anche un’amichevole e mi sono sentito abbastanza bene, pronto per cominciare questa splendida avventura».
CARICA ROSSONERA. Anche Sergiño Dest non ha dubbi sulla propria presenza oggi contro il Galles dopo l'affaticamento muscolare che l'aveva costretto anche ad allenarsi a parte. «Sto bene - ha confermato - prontissimo per giocare. Siamo concentratissimi sul Galles e su come gli Stati Uniti cercheranno di superare la loro linea difensiva a cinque con la quale molto probabilmente si schiereranno. Vogliamo iniziare il Mondiale in maniera veloce». E gli Stati Uniti, grazie anche a McKenney (24 anni) e
Dest (22) scenderanno in campo anche come la seconda nazionale più giovane dei Mondiali (25 anni e 175 giorni la media, superati solo dal Ghana).
IL RITORNO. Di fronte, nel Galles ci dovrebbe esserci nell'undici di partenza anche Ethan Ampadu, centrocampista difensivo dello Spezia, ma ovviamente l'attenzione sarà tutta per il bomber Gareth Bale. «Quando ero bambino sognavo di vedere il Galles giocare un Mondiale e di esserci in quella partita». Sogno che diventerà realtà per l'ex Real Madrid, l'indiscussa stella di una nazionale che si ripresenta in una World Cup addirittura 64 anni dopo l'ultima partecipazione. Curioso che saranno gli Stati Uniti gli avversari, la nazione dove ora Bale gioca e vive. Compagno di squadra di Giorgio Chiellini al Los Angeles FC, un paio di settimane fa autore di un gol determinante, quello del 3-3 contro Philadelphia, all'8' di recupero del secondo tempo supplementare, nella finale per il titolo MLS vinta poi ai rigori dai californiani. Da un successo in America a uno contro gli americani? «Sono pronto a scrivere la storia del nostro Paese - ha concluso - spero ci divertiremo».
Weston: Grazie allo staff medico ho risolto del tutto il problema fisico