Van Gaal profeta
Secondo mondiale per il ct, terzo nel 2014 Dumfries e Koopmeiners titolari Il Senegal dell’ex Napoli Koulibaly cerca i gol di Dia della Salernitana
Il secondo Mondiale di Louis Van Gaal sulla panchina dell’Olanda parte da un assunto quasi matematico. «Questa squadra ha una qualità media superiore rispetto a quella che ho portato al terzo posto nel 2014. Per questo credo che possiamo vincere la Coppa del Mondo». Gli Orange dopo quella occasione s’infilarono in un tunnel pieno di guai, mancando prima Euro 2016 e poi il seguente Mondiale in Russia, riaffacciandosi così in Qatar a otto anni di distanza dall’ultima volta e con il proprio guru ben saldo alla guida. Più forte anche del cancro alla prostata, sconfitto in primavera dopo innumerevoli sedute di radioterapia in una battaglia estenuante. Frizzante, quasi provocatorio, Van Gaal non ha deluso le attese durante la conferenza della vigilia in vista del debutto iridato contro il Senegal: «Nel 2014 c'erano Van Persie, Robben e Sneijder - ha proseguito il c.t. classe 1951 - Stavolta siamo più squadra, quel torneo è stato un insegnamento anche per me e non ci spaventa il fatto di non essere inseriti tra la favorite».
ESORDIO. La prima gara si preannuncia tutt’altro che agevole. Sulla strada dei Tulipani c’è il Senegal campione d’Africa nonché squadra più accreditata tra le cinque arrivate dal continente nero per provare ad abbattere il muro invalicabile dei quarti di finale. Un muro che ha stoppato la corsa dei Leoni della Teranga già nel 2002, oltre al Camerun nel ‘90 e al Ghana nel 2006. Sulla selezione africana pesa come un macigno l’infortunio di Sadio Mané, rimpiazzato tra i convocati da Moussa Ndiaye (che sabato si è sposato e poi ha ricevuto la chiamata del suo c.t.) e oggi sostituito in campo dal giovane Diatta. «Avevamo costruito la squadra attorno a Mané, lui è davvero insostituibile - ha detto Cissé in conferenza, lanciando Koulibaly e il portiere Mendy come nuovi leader - Per il morale di tutti è stato un duro colpo, dovremo reagire perché abbiamo comunque un gruppo di qualità. Veniamo da un biennio di lavoro straordinario a livello di squadra». Il Senegal ha fatto registrare la miglior difesa nelle ultime due edizioni della Coppa d’Africa, a fronteggiarla ci saranno anche gli italiani (tutti nerazzurri) Koopmeiners e
Dumfries mentre partiranno dalla panchina De Roon e De Vrij. In conferenza il capitano Van Dijk ha confermato che indosserà la fascia «OneLove», quella non autorizzata dalla Fifa e che presenta i colori dell'arcobaleno. Il guaio più grande per Van Gaal riguarda però l’assenza di Depay, non ancora al meglio per giocare dal 1’ (ballottaggio Gakpo-Bergjwin), anche se il dubbio vero ruota attorno al portiere. Nonostante più di sessanta presenze, Cillessen è stato lasciato a casa e in Qatar ci sono tre neofiti della nazionale come Pasveer, Bijlow e Noppert. Pare la spunterà quest’ultimo. Alto 203 centimetri, è passato anche da Foggia, ma non ha mai giocato una partita con l’Olanda. Comunque vada sarà una scelta alla Van Gaal.
Partiranno dalla panchina De Roon e De Vrij. Rimane il rebus portiere