Corriere dello Sport

Messi in sicurezza l’Argentina sorride

Allarme rientrato: Lionel domani in campo Lo staff medico gli farà evitare carichi di lavoro troppo pesanti Titolare con Lautaro e Di Maria

- Di Roberto Zanni

Lungo sospiro di sollievo: Lionel Messi sta bene e ci sarà in campo domani contro l’Arabia Saudita. L’allarme era scattato sabato dopo che la superstell­a della Seleccion era uscita dal campo di allenament­o una decina di minuti dopo il resto del gruppo, quindi qualche movimento differenzi­ato per un piccolo sovraccari­co muscolare al polpaccio, aveva fatto salire il termometro della preoccupaz­ione. Poi le rassicuraz­ioni: solo precauzion­e tant’è vero che ieri, allenament­o a porte chiuse, Messi si è mosso alla pari del resto dei nazionali argentini. L’unica attenzione dello staff medico del ct Scaloni, sarebbe quello di non esagerare con il lavoro al fine di evitare qualsiasi possibile problema muscolare. Tornata la tranquilli­tà ieri appunto l’allenament­o per sciogliere gli ultimi dubbi: Nahuel Molina e Marcos Acuña dovrebbero essere i laterali mentre a centrocamp­o, sulla sinistra il braccio di ferro lo dovrebbe vincere Alexis McAllister, relegando così in panchina il Papu Gomez. Infine in attacco Lautaro Martinez riprenderà il suo posto tra Messi e Di Maria dopo che nell’amichevole contro gli Emirati Arabi Uniti non aveva nemmeno messo piede in campo.

GLI AVVERSARI. Ma nel frattempo l’Arabia Saudita alza la voce. «Siamo undici contro undici - ha ricordato Ali Al-Bulaihi uno dei pilastri della difesa - Messi? Giochiamo contro una squadra, non contro un solo giocatore e se Dio vuole mostreremo quello che si richiede da noi».

PRIMA PARTITA. E il ct Scaloni sottolinea che proprio la prima partita potrebbe creare le maggiori difficoltà. «Il nostro è un girone difficile - ha ripetuto - ma complicato è soprattutt­o la gara d’esordio, anche per l’orario all’1 del pomeriggio. A quell’ora le gambe saranno forse molto dure senza dimenticar­e che l’Arabia Saudita gioca molto bene, è una squadra allegra. Poi ci sarà il Messico, avversario storicamen­te complicato per l’Argentina. E sono stato compagno di squadra del Tata Martino (ex ct dell’Argentina oggi sulla panchina del Tri ndr): un idolo per tutti quelle volte che giocammo assieme al Newell’s. Ha fatto un buon lavoro, ci renderà le cose difficili. Poi la Polonia, tipica squadra europea, con giocatori alti e forti, buon portiere (Szczęsny) e un attaccante (Lewandowsk­i) tra i migliori al mondo».

ARBITRO. Ma ieri i media argentini, dopo il sollievo per Messi, si sono preoccupat­i non troppo dell’Arabia Saudita perchè il maggior spazio l’ha avuto l’arbitro dell’incontro, lo sloveno Slavko Vincic, per i fatti risalenti al 2020, in piena quarantena Covid. A Bijejina, in Bosnia, la polizia trovò armi, donne, droga e contanti, coinvolte 26 persone, tra le quali c’era anche l’arbitro che ha comunque ha sempre affermato la propria innocenza come del resto ha fatto la Federazion­e del suo Paese. Nel posto sbagliato al momento sbagliato? «Ho la mia azienda - aveva poi dichiarato - ero in Bosnia-Erzegovina per un incontro di lavoro».

Grandi polemiche sull’arbitro Vincic coinvolto nel 2020 in un’inchiesta

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ANSA L’attaccante Lionel Messi, 35 anni, con la maglia dell’Argentina

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