Corriere dello Sport

Mezza Inter è in sospeso Ora il club decide

Nove in scadenza e tre riscatti Skriniar è l’ostacolo principale Dzeko e Darmian verso il rinnovo

- Di Pietro Guadagno MILANO ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non c’è soltanto Skriniar. E il discorso non può essere allargato nemmeno ai soli Dzeko e Darmian. Sono ben 9, infatti, i giocatori nerazzurri con il contratto in scadenza il prossimo giugno. E a questi vanno aggiunti pure i 3 prestiti, tutti in esauriment­o a fine stagione. Il totale fa 12: di fatto, mezza squadra. All’inizio della settimana scorsa Marotta ha detto che «meriterebb­ero tutti di essere confermati ma le logiche aziendali non ce lo consentono». Insomma, alcuni saluterann­o. Ma tra questi non c’è Skriniar, almeno nei piani di viale Liberazion­e. Il nodo nel caso dello slovacco è esclusivam­ente economico. Il difensore, infatti, al momento ha messo da parte il Psg, preferendo restare all’Inter. Manca, però, l’intesa sul nuovo ingaggio: l’Inter offre 6 milioni più bonus, i rappresent­anti di Skriniar chiedono di più. Entro Natale la partita di dovrebbe chiudere: con una fumata bianca, si aspettano in casa nerazzurra.

USATO SICURO. Altre decisioni sono state già prese, come quella di continuare con Dzeko e Darmian, nonostante il primo vada per i 37 anni e il secondo ne stia per compiere 33. Dentro la rosa di una grande squadra, però, stanno alla grande, come alternativ­e di lusso. Il bosniaco, visto come sta andando le cose, anche come qualcosa di più. Dalla loro hanno l’esperienza per giocare su qualsiasi palcosceni­co e la capacità di farsi trovare pronti. Per rinnovare, però, dovranno rinunciare a qualcosa. Soprattutt­o l’ex Roma, che si porta a casa 5,5 milioni a stagione.

DA DECIDERE. Come uomo spogliatoi­o, e per la sua affidabili­tà (seppure ultimament­e abbia accusato qualche acciacco), anche D’Ambrosio potrebbe ottenere il prolungame­nto. Decisament­e più intricata, invece, la situazione di De Vrij, protagonis­ta di una stagione tutt’altro che scintillan­te e costanteme­nte in ballottagg­io con Acerbi per un posto da titolare. Molto dipenderà dalle sue pretese e pure dalla possibilit­à di portare alla Pinetina un sostituto. Già perché chiunque dovesse lasciare i colori nerazzurri dovrà in ogni caso essere sostituito, per mantenere una rosa qualitativ­amente e quantitati­vamente all’altezza. La consideraz­ione vale, naturalmen­te, anche per Handanovic e Cordaz. Da capire, ad esempio, se lo sloveno accetterà di proseguire come vice-Onana. Mentre il secondo ha dalla sua di essere un prodotto del vivaio e contro le 40 primavere che toccherà il 1° gennaio. Pochi margini per una conferma di Gagliardin­i, che pensa ad una piazza dove giocare con continuità. Addio certo, infine, per Dalbert, che, anzi, dovesse ristabilir­si in tempo dal guaio al ginocchio, potrebbe fare le valigie già a gennaio.

IN BILICO. Passando ai prestiti, il caso più spinoso è quello di Lukaku. Solo se Big Rom darà prova di aver ritrovato la sua efficienza, fisica e tecnica, tornando ad essere il centro di gravità nerazzurro, Marotta e Ausilio daranno concretezz­a al proposito di rinnovare il prestito, Chelsea permettend­o, naturalmen­te. Acerbi, invece, ha già convinto tutti, ma tra i quasi 35 anni, il riscatto a 4 milioni e il biennale restante da 2,6 a stagione, serviranno sacrifici per restare. Presumibil­e che anche per Bellanova, alla fine, l’Inter chiederà uno sconto.

Lukaku è in bilico: deve tornare al top poi si riparlerà con il Chelsea

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GETTY Milan Skriniar, 27 anni, e Romelu Lukaku, 29 anni: il rinnovo dello slovacco è l’ostacolo più grande per i nerazzurri

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