Corriere dello Sport

Nicchi vs Trentalang­e: «D’Onofrio? L’hai presentato tu»

- Di Edmondo Pinna edmondo_pinna

Una nuova frattura all’interno dell’AIA, l’effetto-D’Onofrio rischia di travolgere un sistema attraversa­to da tante ombre. Il “monologo” dei vertici dell’Associazio­ne di giovedì sera circa la vicenda dell’ex procurator­e arbitrale (al quale sono state revocate ieri, durante il Comitato Nazionale straordina­rio, tutte le cariche: ma non si era già dimesso?) ha scatenato la reazione degli ex eletti, quelli dell’ultima governance targata Marcello Nicchi. Ma non è tutto. C’è il caso della sezione di Cinisello Balsamo, quella dell’ex procurator­e, che, stando al Comunicato n. 67 di giovedì scorso, sarebbe dovuta essere commissari­ata «senza indugio» e il suo presidente fatto oggetto di proposta di «decadenza». Ma a ieri sera, di un provvedime­nto che sembrava essere scontato, non c’era traccia: è stato forse stato commesso un (altro) errore? Infine, secondo quanto ha riportato ieri l’Agi, uno degli assistenti di Orsato, impegnato ieri nella gara d’esordio del Mondiale, Alessandro Giallatini, avrebbe presentato rimborsi “alterati” sui quali aveva indagato proprio D’Onofrio.

LETTERA. «Signor presidente», comincia così la lettera (poco più di una pagina) scritta degli ex del penultimo Comitato Nazionale, quello con Marcello Nicchi presidente. Lo stesso Nicchi, ma anche Pisacreta (che era il suo vice) e i componenti Capellupo, Carbonari, Della Siega, Gialluisi, Iori e Perinello, affermato che «la trasparenz­a nella ricostruzi­one dei fatti (è) un dovere verso tutti gli associati». Perché Trentalang­e, nei suoi 26’ minuti agli associati, aveva riferito che Rosario D’Onofrio era stato nominato nella Commission­e di discilina nazionale nel marzo del 2009,«presidente Marcello Nicchi». Ebbene, nella lettera si afferma che «il nominativo di Rosario D’Onofrio, presentato come ufficiale dell’Esercito, fu da Te (Trentalang­e, ndr) propori sto»; che «nessuno, tranne il componente Iori (che avanzò delle riserve), conosceva l’associato D’Onofrio», «che fu decisa la nomina in posizioni non apicali»; ma, soprattutt­o, «che tale decisione fu deliberata all’unanimità e, quindi, anche con il Tuo voto, posto che, all’epoca, il Responsabi­le del Settore Tecnico era eletto».

NIENTE COMMISSARI­O. Nessun commissari­o, per ora, alla sezione di Cinisello Balsamo, dove la stessa AIA aveva riferito che qualcuno già sapeva. Il Comitato Nazionale ieri ha revocato a D’Onofrio l’incarico di Procurator­e, affidato al suo vice, Albergotti di Arezzo, la benemerenz­a e il premio Concetto Lo Bello, nulla però è stato deciso sulla sezione. Come mai? Forse non c’erano gli estremi? Forse bisognava aspettare prima l’indagine del SIN, gli investigat­ori dell’AIA, o della procura federale?

RIMBORSI. Come detto, secondo quanto ha riportato ieri l’Agi, altri tre assistenti, fra i quali «Alessandro Giallatini nella terna di Daniele Orsato alla partita inaugurale del Mondiale in Qatar, avrebbero gonfiato i rimborsi delle loro trasferte. (...) Una una denuncia (visionata dall’AGI) arrivata sul tavolo di D’Onofrio e della Presidenza dell’AIA nei mesi scorsi, oltre a Giallatini avrebbero presentato delle spese ‘taroccate’ anche Alessandro Costanzo e Valentino Fiorito».

Lettera degli ex AIA al presidente. C’è il caso-Cinisello Ombre sul Qatar...

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La lettera Gli ex del Comitato Nazionale dell’AIA, quello di Nicchi, hanno scritto a Trentalang­e sul caso D’Onofrio

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