Resa Berrettini «Niente Davis»
L’azzurro ha ancora problemi al piede
L'Italia di Coppa Davis è atterrata ieri a Malaga dove giovedì è attesa dal quarto di finale contro gli Stati Uniti. Oltre a Fabio Fognini, rimasto al fianco della sua famiglia per festeggiare il compleanno dell'ultimogenita Flaminia e che si aggregherà al gruppo nelle prossime ore, tra le fila degli Azzurri mancava anche Matteo Berrettini, convocato da capitan Filippo Volandri ma costretto proprio ieri a dare forfait a causa dell'infortunio al piede rimediato a Napoli, non ancora recuperato.
«Purtroppo l'infortunio al piede non mi permetterà di giocare la fase finale di coppa Davis - si legge in un post diffuso dal tennista azzurro dai suoi canali social - Personalmente giocare per l'Italia è sempre stato e sempre sarà un grandissimo onore, è per questo che è stato difficilissimo prendere questa decisione. Ho comunque deciso di andare a Malaga con la squadra per dare il mio contributo anche fuori dal campo!». L'attuale n.16 del mondo non verrà sostituito in squadra da Volandri che nei due singolari contro Taylor Fritz e Frances Tiafoe si affiderà quindi a Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego, con Fognini pronto a moltiplicare gli sforzi in caso di emergenza.
Dopo Jannik Sinner, l'Italia dovrà quindi fare a meno anche del suo n.2. Un epilogo amaro per il tennista romano, ma in linea con un'annata sfortunata che dopo l'operazione alla mano e il Covid contratto in estate alla vigilia di Wimbledon si spera possa essere ora archiviata del tutto. «Un anno disgraziato - lo ha definito il presidente della Fit, Angelo Binaghi, ai microfoni di SuperTennisTv - Speriamo
«Un dispiacere enorme, giocare per l’Italia è un onore. Andrò lo stesso a Malaga per tifare»
che una grande prestazione in campo in Davis lo faccia chiudere egregiamente ma credo che la sfortuna avuta dai nostri giocatori in termini di infortuni non si sia mai registrata nella storia del tennis italiano».
La finale della Tennis Napoli Cup dello scorso ventitré ottobre persa contro Lorenzo Musetti (7-6, 6-2) resterà quindi l'ultimo match ufficiale di Berrettini in questo 2022. Anno chiuso con meno di cinquanta partite giocate, privo dello swing sulla terra rossa e della partecipazione a Wimbledon e tuttavia chiuso con due titoli consecutivi (Stoccarda e Queen's) e la sensazione agrodolce di quel che sarebbe potuto accadere se sorte e condizione fisica fossero state più benevole nei suoi confronti. Le parole di capitan Volandri rilasciate pochi giorni fa a Torino in occasione delle ATP Finals («Matteo sta meglio e la squadra lo aspetterà fino all’ultimo momento») avevano alimentato le speranze di poterlo vedere in campo, ma erano parole dettate dall’ottimismo della volontà, e come tali, destinate a infrangersi alla prova dei fatti, scavalcate da un pessimismo che ci ha tenuto a confermare fino all’ultimo il ruolo da protagonista riservatogli dal destino in un’annata mai così funesta per il tennis azzurro.
Musetti e Sonego in singolare, con Fognini pronto a subentrare