L’Arabia per non sfigurare Speranze su Al-Dawsari
Nazionale totalmente autoctona in dodici provengono dall’Al Hilal Il centrocampista, stella di Renard
C'è l'atteso debutto di Messi nel suo ultimo Mondiale, sì. Ma c'è anche un avversario che spera di non passare alla storia solo come vittima sacrificale. Non che ci siano troppe velleità, ma almeno l'Arabia Saudita vorrebbe evitare brutte figure come quella dell'ultimo Mondiale, quello in Russia, quando la nazionale mediorientale aveva avuto l'onore di aprire la rassegna giocando contro i padroni di casa, perdendo con un umiliante 5-0.
PROSPETTIVE. Un esordio da dimenticare per gli Arabian Falcons, oggi guidati dal francese Herve Renard, un commissario tecnico che in carriera vanta due vittorie in Coppa d'Africa, prima con lo Zambia e poi con la Costa d'Avorio. Dal suo approdo in panchina ha cercato di innestare una mentalità europea in una selezione totalmente autoctona, con tutti i convocati militanti nel campionato nazionale, 12 dei quali provenienti dall'Al-Hilal, tra le squadre più rappresentate dell'intera Coppa del Mondo (dietro a Barcellona, Bayern Monaco, Manchester City, Manchester United e Real Madrid). L'obiettivo è tentare di ben figurare all'interno di un girone a dir poco proibitivo, il sogno invece è ripetere l'impresa di Usa '94, ad oggi l'unica volta nella storia in cui l'Arabia Saudita è riuscita a superare la fase a gironi di un Mondiale. La marcia d'avvicinamento alla rassegna iridata, tuttavia, non è stata delle migliori, visto che sono state vinte solamente 2 delle ultime 10 partite disputate in tutte le competizioni. C'è però il fattore climatico che potrebbe influire in qualche modo, dal momento che tutti i calciatori sono perfettamente abituati a scendere in campo a temperature soffocanti.
FORMAZIONE. Chissà che non possa essere d'aiuto nell'inedita sfida con l'Argentina, un match al quale molto probabilmente non parteciperà il centrocampista Riyadh Sharahili per via di un problema muscolare. Ha recuperato invece il difensore Hassan Tambakti, tornato ad allenarsi a pieno regime dopo l'infortunio rimediato nelle ultime settimane. Chi non ci sarà di sicuro è l'esperto attaccante Fahad Al-Muwallad, che conta 17 gol in Nazionale, ma che è stato escluso dai convocati dopo aver fallito un test antidoping. In sua assenza gran parte delle speranze di inventare qualcosa saranno riposte sulla corsia di sinistra, dove gioca quello che è considerato il fuoriclasse della squadra, cioè Salem Al-Dawsari. Che non è Messi, ma avrà almeno l'opportunità di mettersi in mostra in un Mondiale davanti al sette volte Pallone d'oro.
Il ct francese ha provato a trasmettere una mentalità europea