Disastro Mendy L’Olanda ringrazia e vince
Koulibaly gioca intimorito Assist sublime di De Jong Pesa l’assenza di Mané Due errori del portiere senegalese spianano la strada agli Orange Gakpo e Klaassen non sbagliano
Èsuccesso tutto nel finale, in fondo alla partita più noiosa e povera di gioco della prima giornata di questo Mondiale. Due gol dell’Olanda al 39' e al 52' del secondo tempo, mentre il Senegal stava già pensando di aver raggiunto il suo obiettivo: il pareggio. È successo con un lampo dei giocatori più tecnici di Van Gaal, giocatori che fino a quel momento avevano attraversato la partita senza lasciare un segno della loro presenza. Il cross-assist di Franck De Jong è stato una pennellata per lo stacco di testa con un tempo perfetto di Gakpo; l’uscita di Mendy, al contrario, è stata avventata e fuori tempo e l’Olanda ha trasformato in festa un debutto non privo di difficoltà. L’arbitro brasiliano ha ordinato poi un recupero infinito e ingiustificato (8 minuti che sono diventati 10 dopo la rete del 2-0), il Senegal si è rovesciato in attacco e in contropiede ha preso il secondo gol.
LE MOSSE DI VAN GAAL. Lo ha preso grazie ai cambi del secondo tempo: sinistro rasoterra di Depay non troppo potente respinto male e centralmente da Mendy, irruzione di Klaassen e 2-0. Va detto che in quell’occasione Depay era marcato da Koulibaly: ai tempi del Napoli, KK non avrebbe mai concesso tutto quello spazio al suo diretto avversario. Probabilmente la spiegazione del successo olandese sta proprio in quelle sostituzioni. Mentre Aliou Cissé con i cambi perdeva qualità, Van Gaal otteneva il risultato opposto. Depay, anche se non al top, fa molta più paura di Janssen e Klaassen, entrato al posto di Bergwijn, è il giocatore che può cambiare la partita come poi è accaduto.
POCO GIOCO. Non era stato un primo tempo memorabile, tutt’altro. Gioco di livello abbastanza scadente, pochissime occasioni, nessuna parata vera di Mendy e Noppert. In quei 45' non ha pesato la maggiore qualità dell’Olanda che si è fatta pericolosa soltanto in contropiede, ma una volta dentro l’area prima Gakpo e poi Franckie De Jong (che diventeranno poco dopo i protagonisti della gara) si sono gingillati e hanno sciupato due buone opportunità. Il Senegal, per la velocità del suo tridente offensivo, ha consigliato al trio di difesa di Van Gaal di non abbandonare mai le posizioni e così quel pezzo di partita è risultato anche povero di ritmo. Nella squadra campione d’Africa si avvertiva, e non poco, l’assenza di Mané. Senza la sua stella, il Senegal avrebbe potuto aggrapparsi a Koulibaly e a Edouard Mendy, ma l’ex napoletano sembrava quasi intimidito (davvero una strana impressione per chi ne ha sempre apprezzato carisma e autorevolezza), mentre Mendy è stato clamorosamente responsabile del primo gol olandese e in buona parte anche del secondo. Il gioco non è cresciuto nemmeno nella ripresa, anche se il Senegal è arrivato finalmente alla conclusione, ma Noppert, con i suoi 203 centimetri il giocatore più alto in Qatar, è stato molto più attento e reattivo del suo più famoso collega Mendy.
GLI “ITALIANI”.
Breve pagella sui giocatori del nostro campionato. Dumfries: l’Olanda attaccava prevalentemente sulla fascia dell’interista, che si è proposto di continuo creando qualche problema a Diallo. Dia: si è mosso tanto, ma i rifornimenti sono scarseggiati dalle sue parti. Koopmeiners: è entrato a 20' dalla fine (recupero chilometrico compreso) in una partita che l’Olanda doveva ancora sbloccare e, quanto meno, il suo inserimento ha portato fortuna visti i due gol nel finale degli orange. De Roon: Van Gaal lo ha messo dentro sull’1-0, in pieno recupero, per difendere. Lo ha fatto senza problemi.