Corriere dello Sport

Ronaldo: Le critiche? Io, a prova di proiettile

Il portoghese autoconvoc­a la conferenza e ne ha per tutti «Quando voglio parlare lo faccio ma non chiedete di me agli altri Finale Mondiale: do scacco a Leo»

- Di Andrea De Pauli

Eil terzo giorno, finalmente, parlò Cristiano Ronaldo. Pienamente recuperato a livello fisico dalla gastroente­rite che gli ha impedito di disputare l’ultima amichevole con la Nigeria di giovedì scorso, CR7 ha deciso di prendersi il suo turno nel calendario delle conferenze stampa quotidiane del Portogallo, per mostrarsi bello solido anche a livello mentale, dopo la grandinata di critiche ricevute a seguito della controvers­a intervista tv in cui aveva attaccato lo United. «Quando ho voglia di parlare, lo faccio e basta. Se, poi, mi criticano per me non cambia nulla, sono a prova di proiettile, è come se avessi un giubbotto di acciaio addosso».

ORGOGLIO. In effetti, la popolarità del ragazzo di Madeira non pare essere stata scalfita da quest’ultima mareggiata. Nelle ultime ore CR7 ha varcato la soglia record dei 500 milioni di follower su Instagram. «Dovessi dimostrare ancora qualcosa a 37 anni a 8 mesi sarei davvero preoccupat­o. Il Mondiale è importante e sarebbe un sogno vincerlo, ma con tutto quello che ho già vinto, anche se non dovessero arrivare altri trofei, sarei comunque orgoglioso». Difficile dargli torto, dall’alto dei suoi 33 titoli, tra cui 5 Champions e un Europeo. La fiducia nel gruppo agli ordini di Fernando Santos è grande. «La squadra è preparata. A mio parere il Portogallo ha buone possibilit­à di arrivare molto lontano nella competizio­ne».

PREGIUDIZI­O. L’ex attaccante della Juve e del Real, poi, ha colto al balzo l’occasione per spiegare il video dell’incontro apparentem­ente freddo con il compagno di club Bruno Fernandes. «Il mio rapporto con Bruno è ottimo. Lo stavo prendendo in giro perché il suo aereo è arrivato tardissimo e gli ho chiesto se fosse venuto in traghetto. Ho visto che hanno provato a manipolare anche un altro video, in cui vado a chiedere a Cancelo come sta, dopo una dura entrata ricevuta in allenament­o. Posso assicurarv­i che l’ambiente, in Nazionale, è ottimo. Per questo vi chiedo di smetterla di chiedere ai miei compagni di me. È una mancanza di rispetto. Chiedete loro della Nazionale, di come si sentono loro».

Testa rivolta all’esordio di dopodomani col Ghana. «Dovessimo partire col piede giusto, guadagnere­mmo molta fiducia». L’epilogo da sogno sarebbe una finalissim­a contro l’Argentina di Messi, con cui ha condiviso, nelle ultime ore, una campagna pubblicita­ria in chiave scacchisti­ca per la griffe Luis Vuitton. «Mi piacerebbe fargli scacco matto anche nel Mondiale».

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ANSA-GETTY CR7 mentre indossa la maglia in allenament­o Qui sopra durante la conferenza stampa

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