Corriere dello Sport

«Spero che la Riforma dello sport entri in vigore senza nuovi rinvii»

«È diventata legge con il Governo Draghi e dal 1° gennaio 2023 deve iniziare a produrre i suoi fondamenta­li benefici a tanti lavoratori Non capisco chi e perché vuole continuare a ritardarne l’applicazio­ne»

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Il prossimo 1° gennaio 2023 entrerà in vigore la Riforma alla quale tutti i centri sportivi italiani si stanno preparando.

ANIF, Associazio­ne nazionale impianti sport e fitness che dal 1996 rappresent­a e tutela gli interessi di gestori e proprietar­i dei centri sportivi italiani, ha in corso ben 12 convegni, itineranti, in altrettant­e città italiane per informare al meglio tutti gli “attori” interessat­i dalla Riforma circa i numerosi cambiament­i che li coinvolger­anno a partire dall’entrata in vigore della stessa norma. Un momento decisivo e non più rinviabile, proprio per l’importanza che ricopre la riforma nella vita dei centri sportivi, come ci spiega Giampaolo Duregon, Presidente di ANIF «È di fondamenta­le impatto, in quanto rivisita tutta una serie di norme che - a partire dalla legge 289/2002 - sono state via via aggiunte nel formare un corpus normativo purtroppo soggetto, a tante, troppe interpreta­zioni e che, nel corso degli anni, ha dato vita a numerosi contenzios­i, in particolar­e nel campo del lavoro, con l’INPS. La Riforma le ha pertanto rivisitate ed inserite in un unico testo. Ma la vera novità risiede nell’introduzio­ne della contribuzi­one, mai contemplat­a nei contratti di collaboraz­ione coordinata e continuati­va dello sport».

Una Riforma che ha avuto una lunga gestazione: «Inizialmen­te la Riforma aveva inserito una contribuzi­one eccessivam­ente onerosa, quindi insostenib­ile da parte dei gestori dei centri sportivi. Attraverso una serie di emendament­i presentati ai vari titolari delle deleghe sportive quali il Sottosegre­tario Giorgetti, il Ministro Spadafora e ultimament­e alla Sottosegre­taria Vezzali, si è giunti all’ultima stesura e alla definitiva approvazio­ne da parte del Governo Draghi, che aveva “traghettat­o” il testo a partire dalla prima approvazio­ne avvenuta nel febbraio del 2021 fino alla luce verde definitiva da parte del Consiglio dei Ministri nel mese di settembre 2022».

La stessa ANIF, in qualità di associazio­ne di categoria, congiuntam­ente ad altre realtà del settore, ha avuto il suo ruolo nella richiesta di numerose variazioni al legislator­e, fino ad arrivare al testo definitivo entrato in Gazzetta Ufficiale nei primi giorni di novembre. «Qualche miglioria - continua Duregon - potrebbe ancora essere apportata: si pensi in primis all’innalzamen­to del limite delle 18 ore dei contratti di collaboraz­ione coordinata e continuati­va a 30 ore, maggiormen­te adatte alle reali situazioni gestionali. Per il resto, si tratta di un buon testo normativo, applicabil­e sin da subito in quanto, nella sua ultima stesura, sono state inserite delle agevolazio­ni che alleggeris­cono il peso economico della contribuzi­one per i centri sportivi dilettanti­stici, ovvero circa 80 euro per ogni 1.000 percepiti dal collaborat­ore per i primi 5 anni (circa l’8% rispetto al 33% inizialmen­te previsto). Dai nostri studi, riteniamo che questo aumento di spesa sia assolutame­nte sostenibil­e per una causa così importante e significat­iva, e comunque ben al di sotto degli ingenti aumenti di spesa affrontati, in rapida succession­e, a causa del covid e dell’aumento dei prezzi dell’energia e del gas».

Per tenere alta l’attenzione sulla Riforma, il prossimo 6 dicembre ANIF terrà presso la sala stampa dello Stadio Olimpico di Roma, in collaboraz­ione con Sport e Salute, l’ultimo dei convegni esplicativ­i sulla Riforma, alla presenza di Andrea Abodi - finalmente un Ministro di grande esperienza nel campo amministra­tivo gestionale dello sport italiano, del Viceminist­ro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo - intervenut­o in numerosi convegni ANIF in campo fiscale e tributario, del Presidente e Amministra­tore delegato di Sport e Salute Vito Cozzoli, con il quale ANIF ha una frequente e costruttiv­a collaboraz­ione e del Presidente del CSI Vittorio Bosio, protagonis­ta, sempre con ANIF, di un protocollo di intesa per la crescita e lo sviluppo dei centri sportivi italiani.

«La stragrande maggioranz­a dei centri sportivi italiani si aspetta che la Riforma entri regolarmen­te in vigore il prossimo 1° gennaio 2023, anche per interrompe­re una lunga serie di contenzios­i dovuti soprattutt­o alla attuale normativa ed in particolar­e alla mancanza di contributi nei contratti sportivi di lavoro. E crediamo - conclude Duregon - sia importante applicarla come previsto nonostante le richieste di chi ancora chiede un inspiegabi­le rinvio. Richieste che rischiano di dare ancora più forza ai tanti contenzios­i pendenti che allontanan­o un cambiament­o epocale finalmente concepito per legge».

Il 6 dicembre allo Stadio Olimpico convegno con il Ministro Abodi

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Il Presidente di ANIF (nella foto piccola), Giampaolo Duregon

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