Lucho esulta: «Il calcio? Uno sport meraviglioso»
«Contro la Germania cambierò formazione: giocheremo 7 gare ed è impossibile farlo in undici»
Sette reti in una sola partita la Spagna non le aveva mai segnate in un Mondiale. Se, poi, aggiungiamo che la raffica di gol è arrivata in una gara in cui gli All Reds hanno completato 1.056 passaggi e hanno schierato ben quattro Under 21 i titolari Gavi e Pedri e i rampanti rincalzi Balde e Nico Williams - risulta scontato ritrovare la nuova superstar di Twitch, Luis Enrique, che sprizza gioia da tutti i pori al fischio finale. «Quando ti riesce tutto, il calcio diventa davvero uno sport meraviglioso. Siamo stati eccezionali con e senza il pallone». In realtà, più con il pallone, a giudicare dal 82% di possesso al termine della gara. «I sedici giocatori che ho schierato sono stati superbi, ma abbiamo ancora un ampio margine di miglioramento», la riflessione del gongolante Lucho, che ha mandato fin dall’inizio in tilt il piano del collega Luis Fernando Suarez, giocandosi la grande ouverture non solo con il falso nueve Asensio, preferito inizialmente al convalescente Morata, ma anche con il falso central Rodri. «Abbiamo considerato che Rodri riunisce le abilità del centrale e del regista di livello top. Per quanto riguarda Asensio, si è presentato a un livello spettacolare, è stato superbo». Nonostante la gara pressoché perfetta, l’ex Barca e Roma annuncia cambi in vista del big match di domenica con la Germania, che potrebbe lasciare i tedeschi già fuori dal torneo. «Non ripeto mai la medesima formazione. Il nostro obiettivo è giocare 7 partite e non è possibile farlo solo con undici giocatori».
LA MEGLIO GIOVENTÙ. Gavi a parte, eletto Mvp della partita dopo essere diventato, a 18 anni
e 110 giorni il terzo giocatore più giovane ad andare a segno in un Mondiale, dietro a Pelé (17 anni e 241 giorni) e al messicano Manuel Rosas (18 anni e 93 giorni), tra i baby si è fatto notare anche il debuttante assoluto Balde, richiamato in fretta e furia per sostituire l’infortunato
Gayà. «Sono molto felice per il risultato e per il mio esordio. Non potevamo cominciare meglio. L’idea del mister e chiara e noi l’abbiamo seguita alla lettera». Raggiante anche il genero d’oro, Ferran Torres, fidanzato di Sira Martinez, figlia di Luis Enrique, che con una doppietta ha portato il suo bottino a 15 reti con la Roja. «Sono contentissimo. Adesso, però, dobbiamo concentrarci sulla Germania. Non so se possiamo già considerarci candidati per il titolo, ma la voglia di fare cose grandiose non ci manca».
Rodri in difesa: «Unisce le abilità del centrale a quelle del regista»