Corriere dello Sport

Brasile e Serbia quasi da Serie A

Ben 14 dei convocati giocano in Italia. Kostic però è in dubbio e Stojkovic dà la colpa alla Juve

- Di Nicola Balice

Una partita più “italiana” di così, almeno per ora, in Qatar non si è vista. Questa sera andrà in scena Brasile-Serbia, forse la partita più attesa in assoluto di questo primo turno della fase a gironi, di sicuro quella con più giocatori di casa nostra e quindi con maggiori spunti di riflession­e: sono 14 i convocati che militano in Serie A (11 nella Serbia, 3 nel Brasile), contando anche gli ex si sfonda il muro dei venti volti noti. Sarà la partita di Neymar contro Sergej Milinkovic, del trio di juventini Danilo-Bremer-Alex Sandro contro Dusan Vlahovic, Filip Kostic e i cugini granata (Vanja Milinkovic, Sasa Lukic, Nemanja Radonjic), ma anche di Tite contro Dragan Stojkovic. Entrambi i ct provano a giocare a carte coperte alla vigilia, se il Brasile punta alla sesta Coppa del Mondo la Serbia vuole iscriversi alla corsa delle outsider ammazza-grandi.

QUI BRASILE. Non si nasconde Tite, l'obiettivo del Braisle non può che essere “l'hexa”, la sesta Coppa del Mondo: «La nostra storia è bella e mette pressione, ma è quella che vive un paese innamorato, è nelle strade. Principalm­ente quella dei bambini. C'è pressione ma anche tranquilli­tà. Sogniamo di essere campioni, la pressione è inevitabil­e». Quello che prova a nascondere sono le intenzioni tattiche, anche se in Brasile sono sicuri che Fred partirà dalla panchina perché verrà arretrato Paquetà in mediana al fianco di Casemiro, per fare spazio a Vinicius e Raphinha ai lati di Neymar e Richarliso­n: «Non voglio dare vantaggi ai nostri avversari sul sistema di gioco che userò». Sciolta anche le riserva sul capitano, sarà Thiago Silva: «A 38 anni mi godo una delle migliori versioni di me stesso. Neymar? Sta bene, è arrivato qui preparato al meglio».

QUI SERBIA.

«Ha usato la gamba sinistra invece di quella destra», con queste parole Stojkovic ha svelato il possibile forfait di Kostic tirando in ballo la Juve. Il senso di quella frase va cercato nel modo in cui, secondo Stojkovic, i bianconeri abbiano spremuto all'eccesso l'esterno sinistro. I problemi di formazione non finiscono qui, perché le condizioni non ideali né di Vlahovic né del bomber Aleksandar Mitrovic avrebbero convinto il ct serbo ad accantonar­e il 3-4-1-2 per passare ad un più solido 3-4-2-1. In tal caso ci sarà Sergej Milinkovic sulla trequarti al fianco di Dusan Tadic con Vlahovic unica punta, in vantaggio sullo stesso Mitrovic. Prove generali che qualcuno sostiene possano essere state sbirciate dal drone utilizzato dal Brasile, ma Stojkovic non dà peso a questo: «Non credo che ci abbiano guardato. Anche perché chi siamo noi per essere spiati da una superpoten­za del calcio? E anche se ci fosse stato un drone non so cosa avrebbero visto, di sicuro niente di speciale».

Danilo-Alex Sandro contro Vlahovic e i due Milinkovic Il caso del drone

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I fratelli Vanja e Sergej Milinkovic

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