Corriere dello Sport

Tournée in Turchia, ecco il piano

- Ant. gio.

NAPOLI - La Turchia non è poi così lontana e un viaggetto, con questo tempo, meglio non negarselo: la stagione delle piogge è cominciata, il freddo è in arrivo, la sosta è lunga (e tanto: 41 giorni al 4 gennaio, il d-day del campionato) e un ritiro, piccolo e salutare, va attrezzato. Ma per organizzar­lo, servono accordi, contratti, disponibil­ità altrui per le amichevoli e un programma che consenta di far scivolare via due settimane agevolment­e: l’albergo c’è, ovviamente (il Regnum Carya), le avversarie anche (il Crystal Palace e/o il Fulham, oltre al Fatih Karagümrük di Pirlo) e dal primo al 12 dicembre c’è pure la possibilit­à di allenarsi con un clima invitante e di fare due amichevoli, eventualme­nte aspettando quella da disputare in Italia. Servono le firme, ma sembrano dettagli: entro il fine settimana si dovrebbe decidere, con tanto di contratto e di prenotazio­ni.

GLI AMICI. A Napoli, aspettando il Natale, ci sarà poi la possibilit­à di farsi gli auguri che due amici del passato: il 17 dicembre, che cadrà di sabato, può valere la pena dedicarsi un’ora e mezza di nostalgia con Pepe Reina e Raul Albiol, due degli uomini che avviarono con Benitez il progetto di europeizza­zione, ora riferiment­i del Villarreal. La sosta però ha una funzione terapeutic­a e a qualcosa servirà: Amir Rrahmani s è fermato a Cremona, nei minuti finali, il 9 ottobre scorso e la «lesione del tendine dell'adduttore lungo della coscia sinistra» gli è costato già nove partite, che sono tante per chi si era conquistat­o la fiducia d’un ambiente intero. Khvicha Kvaratskhe­lia, invece, s’è dovuto arrendere dopo la trasferta di Liverpool ma anche per lui, come per Rrahmani, la situazione va migliorand­o, la pausa diventa un’alleata e un giretto a Tblisi, casa sua, è stata utile per starsene un po' con i bambini dei suoi luoghi d'infanzia.

CHE ANNO (NUOVO)!

Il ritiro è nei fatti, manca sempliceme­nte un comunicato che ne ufficializ­zi la partenza, ma il «richiamo» è una necessità, perché nel 2023 il Napoli - e pure tante altre - non avrà tempo per oziare: il 4 a San Siro con l’Inter, l’8 a Genova con la Sampdoria, il 13 al «Maradona» con la Juventus, il 17 sempre a Fuorigrott­a con la Cremonese per la Coppa Italia, il 21 all’Arechi per il derby con la Salernitan­a, il 29 per dare il via al girone di ritorno e con la Roma di Mourinho mica con un'avversaria qualsiasi, il 5 febbraio a La Spezia, ma praticamen­te in sintesi sette partite in trentuno giorni.

La sosta aiuterà Rrahmani e Kvara Dal 4 gennaio sarà un tour de force

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