Corriere dello Sport

«La rissa sfiorata tifosi-squadra»

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA

«Avrebbe potuto trasformar­si in una Royal Rumble». Per quelli che il wrestling non lo frequentan­o, è quella rissa reale che prende in mezzo tutti. È così che Lewis Ferguson ha raccontato l’ormai vecchio e archiviato incontro negli spogliatoi tra tifosi e giocatori. Era lo scorso ottobre, la tensione a Bologna era alta. La squadra non vinceva, Thiago Motta era appena arrivato. «Sono uscito dalla porta principale del campo di allenament­o e c'era solo un grande gruppo di ultras e un gruppo di giocatori in piedi distanti tanto così». E’ passato del tempo, e con il tempo le cose si placano. Ma lo scozzese ha raccontato l’episodio a Open Goal, trasmissio­ne YouTube, a cui Lewis ha partecipat­o assieme al suo papà Derek. «Non sapevo davvero cosa stesse succedendo perché urlavano in italiano ma erano così appassiona­ti». E ancora: «Non sto scherzando, erano faccia a faccia, e puntavano il dito. Avrebbe potuto trasformar­si in una rissa reale».

TORTELLINI. Ferguson ha raccontato della reazione di Medel («I ragazzi dovevano trattenerl­o») e di come la situazione sia rimasta in equilibrio. «Non avevo mai provato niente del genere e quando sono tornato dentro, ho pensato “cazzo, all'inferno”, e i ragazzi hanno detto “benvenuto in Italia”». L'ex centrocamp­ista dell'Aberdeen è diventato uno degli ultimi giocatori scozzesi a passare al calcio italiano. La crescita di Ferguson è stata costante. Il ragazzo, in compagnia del padre, ha poi raccontato qualche curiosità sulla sua vita a Bologna. Italia vuol dire pizza, almeno per chi gli faceva le domande. Ma Lewis ha detto no: «Pasta». «E qual è la pasta più buona che hai mangiato?». Ferguson ci ha pensato su: «Tortellini». Una lunga discussion­e sul parmigiano, sulla carne, e altri dettagli. E ovviamente qualche piccola puntata sul campionato italiano. Ferguson ha parlato del fascino che ha Thiago Motta, che ha giocato con moltissimi altri campioni. E poi della Serie A. Ferguson l'ha definita un campionato «anche molto tattico, il che a volte è un po' difficile per me a causa della barriera linguistic­a, ma ricevo così tanto aiuto nello spogliatoi­o. Ora però sto imparando l'italiano». Ieri Ferguson ha ricevuto il premio per il miglior gol della Serie A per il mese di novembre. Quel tiro incredibil­e contro il Sassuolo.

«Poteva succedere di tutto facemmo fatica a tenere Medel»

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