La Premier su Ferguson Vale 15 milioni ma è incedibile
Dopo la cura Motta e i tre gol in A lo scozzese ha scatenato gli appetiti in Inghilterra Il Bologna però ci punta È stato pagato 2,5 milioni Una crescita impressionante: la sua forza è non avere ruoli
Il Bologna ha rilevato Lewis Ferguson dall’Aberdeen, costo dell’operazione 2,5 milioni di euro più 1 di bonus. Era il 10 luglio, per il giorno dopo già erano state programmate le visite mediche e l’unica cosa che sapevamo di questo centrocampista scozzese del ‘99 è che lo volevano anche due squadre di Premier League e che sembrava destinato al Lecce di Pantaleo Corvino. Inutile nascondere come a Bologna sperassero in una «sartorata», e cioè in uno di quei calciatori che nessuno conosce, che costano poco e che poi di contro si rivelano calciatori veri. Certo, Giovanni Sartori aveva già fatto tanti colpi del genere prima nel Chievo e successivamente nell’Atalanta, ma i dubbi erano ugualmente tanti su Ferguson che all’Aberdeeen dalla cintola in su giocava da tutte le parti, non avendo un ruolo ben definito. Sì, perché per qualcuno era più un mediano che una mezzala, per qualcun altro più un trequartista che una mezzala o un mediano, avendo quanto meno il gol addosso. Chiedemmo un parere allo stesso Sartori, che da qualche settimana era diventato (appunto) il nuovo responsabile dell’area tecnica del Bologna, e la sua risposta fu piena di significati. «Se sapremo lavorarci bene, Ferguson ci darà tante soddisfazioni, avendo potenzialità importanti dal punto di vista fisico e sapendo leggere molto bene le varie situazioni di gioco in tutte e due le fasi».
DA 2,5 A... 15 MILIONI. A OGGI.
Sartori doveva essere fortemente convinto di quell’acquisto, anche perché decise di vestire Ferguson di rossoblù dopo averne parlato solo con Marco Di Vaio e non con Sinisa Mihajlovic, che in quei giorni era ricoverato in ospedale e di conseguenza difficilmente contattabile. Da allora sono passati poco più di 4 mesi e dopo un percorso pieno di semafori rossi che Ferguson ha dovuto superare facendo una tremenda fatica (come nell’altro articolo lo stesso ragazzo scozzese ha evidenziato) ecco che con Thiago Motta è esploso, costruendo partite piene di concretezza e sostanza e condite anche di tre gol, con l’ultimo segnato al Sassuolo che è stato premiato anche come quello del mese per la bellezza dell’esecuzione. Non solo: la sua quotazione è inevitabilmente lievitata, con i club di Premier che sono tornati a stargli addosso (invano come nei mesi passati, a dire la verità, considerato che il Bologna lo ritiene assolutamente incedibile non solo a gennaio ma anche nella prossima sessione estiva). Quanto può valere oggi Ferguson? Di sicuro una cifra non inferiore ai 15 milioni di euro, e questi sono numeri che saranno destinati a crescere ancora se questo “tuttocampista” scozzese andrà avanti di questo passo, non dimenticando come abbia solo 23 anni e ritrovato anche la sua nazionale. Che non è mai un particolare di poco conto, credeteci.
LASUAFORZA?NONAVEREUN RUOLO.
No, neanche oggi Ferguson ha un ruolo, e questa è la sua grande forza, perché se da una parte sa riconoscere tutti gli spazi dove poter via via andare lavorare e anche buttarsi, da un’altra i suoi avversari fanno fatica a leggerlo, proprio per quella che è la sua capacità di non dare mai punti di riferimento. Negli anni passati c’è chi riteneva che la specializzazione fosse importante nel calcio, ma oggi gli scenari sono cambiati e agli allenatori piacciono sempre di più quei calciatori che sanno fare più ruoli e soprattutto sono interscambiabili, occupando via via anche posizioni diverse dentro il campo nel corso della stessa partita. Thiago Motta è proprio uno di questi allenatori e non è un caso che Ferguson abbia potuto evidenziare in questo Bologna le sue caratteristiche, diventando ai suoi occhi addirittura il prototipo del calciatore di domani. Come lo è anche Nicolas Dominguez, sempre per Thiago.
La specializzazione non è più una dote: sa stare ovunque da metà campo in su