Prendere meglio la mira La Spal si dà questo step
La squadra tira poco e con scarsa precisione: De Rossi ci lavora su Poi a gennaio spazio al mercato
De Rossi sperava di poter gestire diversamente la sosta perché la sconfitta al Mazza col Benevento ha scompaginato i piani dopo tre pareggi e una vittoria che avevano caratterizzato l'impatto del successore di Venturato. Tacopina ha piena fiducia nel nuovo corso tecnico e si aspetta segnali alla ripresa del campionato a Brescia. C'è un fattore sul quale De Rossi concentra tante attenzioni, ovvero la capacità di prendere la mira. La Spal tira poco verso la porta avversaria. In questa speciale classifica è quartultima. C'è un problema offensivo che sta pesando, così pure i tocchi di palla all’interno dell’area dei rivali in cui i biancazzurri fanno anche peggio. Dopo 13 giornate gli spallini occupano le posizioni peggiori a livello di tiri complessivi, nello specchio della porta e nei tocchi in area avversaria. De Rossi ha studiato le cifre, dai 151 tiri totali per il quartultimo posto (peggio solo Ascoli, Ternana e Cosenza), poi ci sono 48 tiri in porta con la 14ª posizione davanti a Perugia, Ascoli, Benevento, Cittadella e Cosenza.
LE STRATEGIE. La Spal vuole cambiare sul campo da qui a gennaio, poi la società ha già de
ciso di assecondare le esigenze di De Rossi. Il diesse Lupo è pronto a intervenire: «Alla luce del nuovo sistema di gioco, dal 4-3-1-2 al 3-5-2, è chiaro che qualcosa modificheremo. Siamo soddisfatti della qualità degli acquisti, però cercheremo di aggiungere caratteristiche in questo momento assenti perché la rosa è stata costruita sulle esigenze di Venturato». L'impronta di De Rossi ha conquistato l'entourage: «Lui ha grande consapevolezza delle dinamiche dentro e fuori dal campo. Ha grande capacità comunicativa, un forte impatto sia sul gruppo che sul singolo calciatore. Non dipende solo da ciò che è stato ma anche dalla bravura con cui riesce a trasmettere i suoi concetti. Non trasferisce mai messaggi con presunzione e chi gioca l'avverte. Sono sicuro che andrà lontano».
A Brescia potrebbe rientrare il grande ex Viviani che ritroverà il suo passato e soprattutto davanti troverà il suo successore Esposito. Quando a pochi giorni dalla fine del mercato estivo la Spal l'ha lasciato partire per Brescia, si è discusso molto se fosse una mossa giusta. La separazione con Viviani, che aveva cominciato la stagione con la fascia di capitano, ha rappresentato un passaggio delicato per la società che ha scelto di puntare su Esposito, la cui personalità ha ripagato le strategie di Tacopina che in estate probabilmente non potrà far nulla per evitargli il salto in Serie A e penserà a come monetizzare al massimo. Viviani, rilanciato a Ferrara da Clotet che l'ha voluto con sé a Brescia, ha fronteggiato tanti problemi fisici che hanno condizionato. Ora vederli di fronte sarà uno spettacolo nello spettacolo.