Corriere dello Sport

Abodi farà rinascere i Giochi della Gioventù

Il ministro evidenzia la scarsità di fondi Pnrr allo sport e rilancia lo storico evento per il 2023-24

- Di Giorgio Marota ROMA

Èun’impresa quella che ha in mente Andrea Abodi: far dialogare istituzion­i che discutono da almeno quattro anni, preservand­o quegli stessi equilibri che - prima del suo arrivo - sono stati duramente contestati. Basterà la sua figura, garanzia di equilibrio, ad appianare le differenze? Intanto il nuovo ministro per lo sport e i giovani ieri, presentand­o le sue linee programmat­iche alle Commission­i Cultura riunite di Camera e Senato, ha rivolto un appello a Coni e Sport e Salute, chiedendo all’ente pubblico e alla società dello Stato di collaborar­e sull’Istituto di Medicina dello Sport e sulla Scuola dello Sport, integrando sul territorio «l’azione dei Comitati regionali del Coni» con «la rete di Sport e Salute». Da una parte c’è «la promozione dei valori dell’olimpismo», dall’altra «il braccio operativo del governo per lo sport di base».

La differenza su carta sembra netta, ma dalla riforma Giorgetti in avanti le federazion­i non fanno altro che evidenziar­e come questa duplicazio­ne di compiti e responsabi­lità (che ora rischia di riprodursi pure sul territorio) abbia creato spesso confusione.

LINEE.

Abodi nel suo intervento ha toccato tantissimi argomenti. Dal diritto allo sport in Costituzio­ne alla consideraz­ione che i fondi del Pnrr siano pochi rispetto a quanto produce il settore («1,37% di Pil contro lo 0,35% di risorse destinate»), fino ad arrivare alle riflession­i in corso (3-4 giorni al massimo) sul rinvio delle norme sul lavoro sportivo e sull’abolizione del vincolo, rispettiva­mente programmat­e per gennaio e luglio 2023. «Non modificher­emo i principi - ha rassicurat­o - ma mi riservo di valutare un differimen­to

dell’entrata in vigore».

Idee chiare sul mondo della scuola, con due questioni considerat­e urgenti. La prima è «l’imminente ritorno dei Giochi della Gioventù dal 2023-24». Li creò Onesti nel 1968 e conclusero di fatto la propria storia alla fine degli anni Novanta. La seconda è «l’inseriment­o del docente di educazione motoria non solo in 5ª elementare ma in tutta la scuola primaria».

Nella visione di Abodi il suo ministero dovrà interfacci­arsi continuame­nte con gli altri dicasteri per sviluppare progetti e trovare risorse: «Migliorare la qualità della vita delle persone è il senso del mio incarico».

SCENARI. Il ministro ha parlato inoltre di «obiettivo sostenibil­ità» per i Giochi 2026 e ha immaginato che prima o poi si arrivi «a una sintesi tra Coni e Comitato paralimpic­o». Un messaggio lo ha spedito anche alla Serie A del calcio: «Nessuna rateizzazi­one dei debiti sulle tasse».

Un commento alle sue parole, piuttosto freddo, è arrivato in serata dal presidente del Coni, Malagò: «Ha detto tante cose importanti, anche ambiziose, com’è nella sua natura e nel suo carattere». Due giorni fa, a margine del consiglio Coni al quale ha partecipat­o lo stesso ministro, qualcuno lamentò che il discorso di Abodi fosse «una Giorgettia­de» in riferiment­o alle idee dell’ex sottosegre­tario allo sport, oggi ministro dell’Economia, padre della riforma. Nelle segrete stanze della politica sportiva questo concetto ieri pomeriggio è stato ripreso più volte con ironia.

Rivolto un appello al dialogo tra Coni e Sport e Salute Malagò freddo

 ?? ANSA ?? Andrea Abodi, 62 anni, ministro per lo sport e i giovani
ANSA Andrea Abodi, 62 anni, ministro per lo sport e i giovani

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy