Corriere dello Sport

Luis Enrique frena i suoi e ripensa a Morata

«Loro hanno 4 titoli...» Possibile variazione: pronto il centravant­i

- Di Andrea De Pauli ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Troppi compliment­i possono essere pericolosi. È la frase più ripetuta nello spogliatoi­o della Spagna, dopo il pirotecnic­o 7-0 rifilato al malcapitat­o Costa Rica nella gara del debutto in Qatar. Vietato abbassare la guardia, a maggior ragione se tocca affrontare una Germania ferita, che si presenterà con il coltello fra i denti per tornare in gioco dopo l’inaspettat­o scivolone contro il Giappone. «Quando guardo la loro casacca io vedo quattro stelle!» Il monito di Luis Enrique a ventiquatt­r’ore dal big match con i tedeschi. «Ce la vedremo con una squadra molto completa sotto tutti gli aspetti. Vogliono prendere in mano il possesso del pallone, in questo sono simili a noi. E a questo aggiungono uno strapotere fisico bestiale. Se c’è una nazionale che sa cosa significa competere, questa è proprio la Germania. Sono convinto, però, che la Spagna è all’altezza di qualunque delle grandi».

I DUBBI. Difficile prevedere i piani di Lucho in vista del confronto con i tedeschi. Il ct iberico ci ha abituato a rivoluzion­are i suoi undici, da una partita a l’altra, anche se stavolta, in consideraz­ione della prova pressoché perfetta contro Costa Rica, potrebbe limitarsi a un paio di ritocchi. «Adesso ci alleniamo e potrei cambiare idea rispetto a quello che ho ora in mente. Dobbiamo sempre tenere in conto il tipo di rivale che affrontiam­o, la zona del campo che occuperemo per più tempo e altri elementi che possono condiziona­re le scelte», la riflession­e a voce alta dell’ex Roma e Barça. I maggiori dubbi parrebbero riguardare le conferme del falso centrale Rodri, nelle retrovie, e del falso nueve Asensio, in avanti. Un peccato non replicare il piano, dopo la prova impeccabil­e di giovedì scorso, ma la Germania, nonostante il passaggio complicato, è un avversario decisament­e più consistent­e e si potrebbe ricorrere a degli specialist­i nelle due posizioni, con la conseguent­e riapparizi­one di uno tra Pau Torres o Eric Garcia, in difesa, e del pienamente recuperato Morata, in attacco. Piedi ben piantati per terra anche per Dani Olmo, jolly offensivo del Lipsia, che grazie alla rete che ha sbloccato l’ultima partita, è entrato negli annali del calcio iberico come l’autore del 100º gol della Spagna in un Mondiale. «Siamo felici, ma non abbiamo ancora fatto nulla. Ora dobbiamo battere la Germania per proseguire il nostro cammino nel torneo».

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GETTY Qui sopra Alvaro Morata (30 anni); sotto il ct spagnolo Luis Enrique (52 anni)
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