Corriere dello Sport

E Ney tifa dall’albergo «Case è il numero uno»

L’asso del Psg tramite social: «Il migliore nel suo ruolo da anni» Tite: «Il nostro sistema funziona»

- Di Fabio Mandarini

Una sola parola, però eloquente: «Boraaaa». Cioè: andiamo, forza! Neymar non è allo stadio a fare il tifo per la Seleçao contro la Svizzera - al contrario dell'altro infortunat­o Danilo - però fa sapere ai suoi 187 milioni di follower su Instagram di essere al fianco dei compagni. Ney preferisce restare in hotel, al Westin Doha, e soprattutt­o approfitta del tempo a disposizio­ne per un'altra seduta di terapia: sta provando a risolvere al volo il problema ai legamenti della caviglia destra rimediato al debutto con la Serbia e lo annuncia pubblicand­o una storia social mentre guarda la partita steso sul letto della sua stanza con il piede avvolto in un aggeggio nero. Come a dire: hey, mondo, io sono qui a soffrire ma non mi arrendo. Tornerò. Magari proprio in occasione degli ottavi, conquistat­i ieri dal Brasile grazie al colpo di genio di Casemiro.

GRANDE, AMICO. E allora, Neymar non c'è ma si fa sentire: sia perché i media brasiliani sottolinea­no quanto la Nazionale abbia bisogno di lui, sia perché oltre alla story personal, celebra anche l'eroe della serata con un tweet. «Casemiro è il miglior volante del mondo da molto tempo», scrive. E da ieri anche un grande amico, consideran­do che

proprio grazie a lui può ufficialme­nte partire il conto alla rovescia che lo separa dal ritorno in campo. Gli ottavi, dicevamo, un obiettivo minimo che la Seleçao ha messo in tasca con una prestazion­e meno convincent­e della prima. «L'assenza di Ney si avverte? Si avverte», dice secco il ct Tite. Che però può essere soddisfatt­o della vittoria, delle soluzioni alternativ­e e soprattutt­o della tenuta difensiva: la Seleçao non ha subito un solo tiro in porta nelle prime due partite. Né con la Serbia, né ieri con la Svizzera: dal 1966, ci era riuscita soltanto nel '98 la Francia. Poi camalla pione del mondo.

LA SQUADRA. In attesa di ritrovare il suo fenomeno, insomma, Tite punta sul gruppo: «Abbiamo molte opzioni figlie di un processo di lavoro. Di quattro anni di costruzion­e: nella prima partita senza Neymar, scegli la stella di Casemiro. La squadra fa la stella. Il sistema regge, e tra l'altro la Svizzera ha esibito la miglior difesa nelle qualificaz­ioni». A proposito del centrocamp­ista del Real e dell'omaggio di Ney: «Ho l'abitudine di rispettare le opinioni, non di commentarl­e. Ma sono d'accordo con lui».

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ANSA Tite, 61 anni, ha già conquistat­o il pass per gli ottavi

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