Delusione Tahirovic: domani esami
La maglia sopra il volto per nascondere tutta la sua delusione durante l’uscita dal campo. Nessuno della panchina è riuscito a consolare Benjaminc Tahirovic, sostituito per infortunio alla mezz’ora del match contro lo Yokohama Marines. L’ennesimo problema muscolare per i giocatori della Roma in questa stagione, il dodicesimo per la precisione dall’inizio del campionato. Stavolta è toccato al ragazzo di diciannove anni che nelle ultime stagioni non si era praticamente mai fermato e che adesso è stato colpito dalla maledizione infortuni che non sta dando tregua a Mourinho. Il tecnico ieri lo ha schierato nuovamente titolabio. re dopo la buona prova nel primo match amichevole in Giappone. Anche nei primi trenta minuti non aveva affatto sfigurato, lo svedese ha cercato di sfruttare la sua chance al massimo per dimostrare al suo allenatore di essere pronto per il 4 gennaio, la sfida contro il Bologna.
ATTESA. Poi invece di colpo quel fastidio al flessore della coscia destra che lo ha costretto a stendersi a terra e a chiedere il camIl suo sguardo ha lasciato subito intendere il guaio muscolare, la sensazione di dover rimanere fuori a lungo e di non poter far parte della spedizione in Portogallo dove Tahirovic avrebbe potuto giocare altre tre amichevoli. Tutte partite da sfruttare per potersi ritagliare un posto in prima squadra nel nuovo anno e prendere ancora più confidenza con il gruppo. Così quando è uscito dal campo i compagni di squadra hanno provato a rincuorarlo, lo hanno abbracciato consapevoli della frustrazione del momento. Anche Mourinho non l’ha presa benissimo: in lui vede un possibile colpo alla Zalewski, un nuovo ragazzo della Primavera da inserire subito in campo per poter dare una svolta al reparto. Niente da fare, ancora una volta i problemi muscolari hanno messo i bastoni tra le ruote al tecnico portoghese. Domani Tahirovic sarà a Trigoria per sottoporsi agli accertamenti: lui spera di essersi fermato in tempo e quindi aver evitato la lesione. Per poter trascorrere dodici giorni di vacanza con serenità ma soprattutto poter partire con la squadra per il ritiro in Portogallo il prossimo 15 dicembre e giocarsi tutte le sue carte con Mou. Lo svedese di origini bosniache si è ambientato perfettamente all’interno del gruppo grazie anche alla chioccia Matic che lo ha aiutato nel suo inserimento nello spogliatoio. Lo sosterrà anche in queste ore, in attesa di conoscere le sue condizioni.
Il centrocampista spera di poter partire per il ritiro in Portogallo