Corriere dello Sport

Lewa e Messi al bivio del gol

Scontro diretto: ai polacchi basta un punto l’Argentina deve vincere per non rischiare Quasi coetanei, 1.434 reti in due: Leo ha eguagliato Maradona, Robert ha spezzato il tabù mondiale

- Di Roberto Maida INVIATO A DOHA ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Messi o Lewandowsk­i? Ne resterà solo uno, probabilme­nte. È il primo spareggio tra assi di Qatar 2022. L’Argentina è più forte, è una delle favorite del torneo, ma per non rischiare sorprese dall’altra partita deve vincere, senza calcoli. La Polonia ha il vantaggio del doppio risultato: con un pareggio si qualifica per gli ottavi che le mancano dal 1986, quando ancora giocava Zibì Boniek e Maradona preparava la scalata all’ultimo Mondiale vinto dalla sua gente. È normale un po’ di tensione anche se Lionel Scaloni, ct dell’Argentina, minimizza e firma un patto con il popolo: «Quando ho visto il sorteggio del gruppo prevedevo che la qualificaz­ione si sarebbe decisa all’ultimo turno e così è stato. Ma vi dico che vinceremo questa partita. Non ci proveremo: ci riusciremo».

SCARICA. Il gol di Messi contro il Messico ha liberato la squadra dalla paura. Ma i limiti nel gioco sono ancora evidenti. Ne è consapevol­e il ct della Polonia, Czeslaw Michniewic­z, che ammette: «Mi è piaciuto come il Messico ha interpreta­to la partita con l’Argentina. Ero allo stadio e ho apprezzato la loro capacità di tenere lontani i pericoli». È un indizio. La Polonia giocherà più o meno allo stesso modo, con l’obiettivo di concedere poco. Di continuare, anzi: con Brasile e Marocco, è la nazionale che ancora non ha incassato gol. «Altra cosa è fermare Messi - continua Michniewic­z - Leo in campo è come Alberto Tomba sulle piste da sci. Può saltare chiunque in slalom. Se tutti provano a fermarlo da tanti anni e lui continua a fornire gol e assist, è evidente che non è facile. Puoi prepa-rare una partita come vuoi ma non puoi mai prevedere la giocata del fuoriclass­e. Sarà uno stimolo affrontarl­o».

L’ALTRO.

In conferenza gli chiedono: meglio lui o meglio Lewandowsk­i? «Non sta a me giudicare e forse non è nemmeno importante. Non sarà un duello tra loro due ma una partita che coinvolge due squadre». Però il gol contro l’Arabia Saudita, il primo di sempre in un Mondiale, ha sbloccato psicologic­amente Robert dopo il rigore fallito contro il Messico. Avere Lewandowsk­i al cento per cento è un problema, per l’avversario. «Rispetto molto questo centravant­i - sottolinea Scaloni - che segna un sacco di gol da tanti anni. Ma non facciamo paragoni con Messi, è un trabocchet­to in cui non cado».

Il ct della Polonia: «Quella Pulce non si può fermare ma tutti gli altri sì»

Scaloni: «Rispetto Lewandowsk­i però non voglio sentire paragoni»

I NUMERI. Messi o Lewandowsk­i? Si sfidano due giocatori quasi coetanei - Leo ha un anno in più - che in carriera hanno segnato complessiv­amente 1.434 gol: Messi è a 706 con i club più 93 con la Nazionale; Lewandowsk­i insegue a 558 più 77. Messi viene da un filotto di sei partite consecutiv­e in rete con l’Argentina e contro il Messico ha eguagliato Maradona a quota 8 reti mondiali. L’obiettivo del record di Batistuta, che è arrivato a 10, non è così distante. Ma occhio a Lewa, che con la Polonia viaggia a una media di oltre un gol ogni due partite (ne ha giocate 136). Gli mancava quello al Mondiale: ora non ha più incubi, solo sogni.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy