Corriere dello Sport

Tra Sarri e Luis Alberto una convivenza forzata

È il giorno della ripresa a Formello: si riparte con un caso aperto e di difficile gestione La soluzione è lontana L’allenatore e lo spagnolo si ritroveran­no oggi ma entrambi sperano che il mercato dia segnali

- Di Daniele Rindone

Un nuovo patto, fondato su nuovi equilibri, non sembra possibile tra gli eterni duellanti Sarri e Luis Alberto, almeno per ora. Si ritroveran­no oggi a Formello, nel giorno dei test che regolerann­o la ripresa. Sono condannati ad allenarsi alla convivenza, il Comandante e il Mago. Se il mercato non favorirà sbocchi in uscita non avranno altra scelta che rassegnars­i alla coabitazio­ne forzata. Dov’eravamo rimasti? Alla volontà di Sarri di cedere Luis Alberto, alla decisione di Luis Alberto di cambiare aria aprendo per la prima volta ad una partenza non vincolata soltanto al ritorno in Spagna, al Siviglia. E alla disponibil­ità di Lotito di fare da mediatore. Ma Sarri e Luis non hanno molto da dirsi, organizzar­e nuovi confronti chiarifica­tori non sembra avere senso. Ce ne sono stati, non sono serviti. In questo anno e mezzo non si sono digeriti, si sono sopportati più che accettati e la sintonia non scoppierà all’improvviso. Se saranno costretti a convivere sotto lo stesso tetto, tra disagi e imbarazzi, il rischio sarà di entrambi. E della Lazio, disarmata di fantasia.

GLI SCENARI. Sarri ha fatto la sua scelta quasi mandando Luis al confino: nelle ultime sette partite di campionato il Mago è partito titolare solo due volte, contro Salernitan­a e Roma, in due occasioni è rimasto in panchina (Atalanta e Monza), è subentrato contro Fiorentina, Udinese e Juventus. Le titolarità sono state due per via della squalifica di Milinkovic nel derby, altrimenti sarebbe rimasta una. Mau contesta allo spagnolo ostinati atteggiame­nti tenuti in allenament­o e considera Vecino un titolare, nella sua idea di “dream team” Luis non c’è. Sarri è disposto a sacrificar­e Luis, la sua creatività, pur di congedarlo e sostituirl­o tra gennaio e giugno. Ritiene urgente l’arrivo di un terzino sinistro e sfruttereb­be la carta Luis per arrivarci. Il Mago, che spesso è ingovernab­ile, aveva capito l’antifona in estate, quando fu preso Vecino. Non ha mai digerito panchine e sostituzio­ni. Se l’è presa dopo il cambio di Lazio-Salernitan­a, quando Sarri, dieci minuti dopo l’1-1 di Candreva, fece enlontano trare Milinkovic pur di svoltare, mandandolo incontro alla squalifica-derby. E la sostituzio­ne nel derby, avvenuta con lo spagnolo a bordocampo nel tentativo di rientrare dopo un infortunio, ha spinto Luis a valutare un futuro da Sarri. «Non si sente più a suo agio», è stato l’avviso del suo manager Alfaro. Le volontà reciproche, di allenatore e giocatore, cozzano con la realtà di mercato e la richiesta di Lotito. Il presidente lascerà partire Luis solo se riceverà un’offerta convenient­e. In estate sparava 30 milioni, si accontente­rebbe di 20. Ma chi a gennaio può spendere cifre così alte, sempre che voglia farlo? Per Luis Alberto non sono mai arrivate ghiotte proposte ufficiali, sarebbero state accettate, si sarebbe evitaco, to questo stillicidi­o. Dalla Spagna rimbalzano rumors di interessam­enti: l’Atletico di Simeone non se la passa bene, cerca fondi, potrebbe cedere Joao Felix. Il Siviglia e il Cadice, club per i quali Luis nutre un legame antisono a rischio retrocessi­one, dunque non proprio mete allettanti. Nessuno oggi scommette sulla partenza di Luis Alberto a meno che Lotito non si convinca di intavolare uno scambio di prestiti che possa garantire alla Lazio un rinforzo a centrocamp­o o sulla fascia sinistra. La You First, scuderia che gestisce Luis, è in azione, prova a raccoglier­e offerte invitanti da presentare al presidente. Al momento non sono fissati incontri con la dirigenza della Lazio, ci saranno aggiorname­nti telefonici. Luis Alberto ha vissuto in Spagna le vacanze concesse da Sarri, ieri è tornato a Roma con un charter, da esiliato di ritorno.

Il tecnico spinge per utilizzare il suo 10 come pedina di scambio

Il Mago è pronto a valutare offerte ma gli scenari sono bloccati

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GETTY Sarri, 63 anni, e Luis Alberto, 30 anni

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