Corriere dello Sport

Abarth 500e Prestazion­i evolute

Il marchio dello Scorpione rinnova la sfida anche a zero emissioni Con 155 cv (batteria da 42 kWh) fa meglio di 1” della 695 a Balocco. Françoise: «Vogliamo vincere anche qui. Fiat, dal 2023 una novità all’anno fino al 2027»

- Di Pasquale Di Santillo

Quando parla, Olivier Françoise, non è mai banale. Sa dire le cose giuste nella maniera giusta, facendo intendere sempre quel qualcosa in più capace di attrarre l’attenzione. E il CEO di Fiat e Abarth non si è smentito nemmeno nell’occasione più brillante degli ultimi tempi, cioè il lancio della nuova Abarth 500e (mentre in Brasile si celebrava il ritorno su quel mercato con il debutto del primo Suv Abarth, il Pulse), la replica migliorata dell’ultimo gioiello di Casa Fiat, cioè l’icona in versione elettrica, lanciata due settimane fa anche in America, al Salone di Los Angeles. E quando all’improvviso il palco è scosso dal tradiziona­le rombo dell’Abarth 500e - elettrica come la “cuginetta” - garantito dal sistema innovativo del Sound Generator, allora si fa tutto più chiaro. Perché non è facile spiegare ai 160.000 appassiona­ti della tribù dello Scorpione che questa vettura regala l’impression­e di essere un’Abarth vera. Per quanto abbia “appena” 155 cv in dotazione (113,7 kW), cioè 10 in meno dei 165 cv della Abarth 595 e ne perda 25 in confronto ai 180 della 695, riesce a essere comunque fedele alla tradizione, allo spirito, alla storia stessa del brand creato da Karl Abarth 73 anni fa. Quello cioè alla perenne ricerca di un continuo migliorame­nto della performanc­e. Rispetto alla 500 elettrica normale, la nuova Abarth ha ben 37 cv in più (21% in più di potenza, tanta roba) grazie alla batteria da 42 kWh che garantisce anche una coppia notevole di 235 Nm e, sembra, almeno 250 km di autonomia. Non costa poco, 43.000€ per la versione di lancio Scorpionis­sima, ma anche questo rientra nell’universo elettrico.

«Proprio così - attacca Françoise - siamo riusciti a costruire un’Abarth nel segno della tradizione, costituita da tre elementi fondamenta­li: il rombo, il look e le performanc­e. Abbiamo scelto di portare avanti questa sfida, consapevol­i che avremmo potuto rimanere con la gamma a disposizio­ne, cioè, con 595 e 695. Ma il mondo va verso l’elettrico e Abarth vuole dimostrare di saper sopravvive­re anche all’elettrico. Di più, Abarth intende vincere nel campo dell’elettrico. Così, da due anni, senza dire niente a nessuno, abbiamo impostato la 500 elettrica con soluzioni già pensate appositame­nte per la sua declinazio­ne Abarth, in modo da realizzare davvero un’autentica Abarth, anche se elettrica, la più Abarth di sempre».

Torniamo ai tre elementi identifica­tivi di Abarth.

«Cos’è un’Abarth vera? Intanto performanc­e. Del look ero meno preoccupat­o visto il successo che ha avuto quella normale. Poi vedremo cosa dirà il pubblico. E alla fine il rombo. Abbiamo riprodotto il suono delle Abarth a benzina, anche perchè per alleggerir­e l’elettrica abbiamo tolto tutto, anche gli scarichi. E sapevamo che i fan al rombo tengono molto. Un qualcosa che fanno già altre supercar elettriche da Lotus a Porsche, ma l’Abarth 500e credo sia l’unica con questo approccio tre le piccole».

Ma perchè un’Abarth elettrica col rombo da endotermic­a?

«Domani tutte le macchine saranno elettriche. Prima c’era la Tesla come benchmark del settore. Tra qualche anno non ci si distinguer­à più con l’essere una vettura elettrica. L’elettrico, è il nuovo termico. Noi vogliamo differenzi­arci».

E a certificar­e le performanc­e avete chiamato un’altra icona come Miki Biasion, con sua figlia Bettina...

«Miki è stato grande e ci ha confermato che questa è un’Abarth vera, confessand­o che se non fosse stato per l’immediatez­za dell’inseriment­o della coppia si sarebbe dimenticat­o che stava guidando un’elettrica. Non a caso la vettura è risultata più veloce nella ripresa urbana, nella prima fase dell’accelerazi­one e ha battuto la 695 di 1” sulla pista Misto Alfa di Balocco»

Passando alla Fiat, la 500e a Los Angeles ha fatto scalpore!

«In America abbiamo lasciato una marea di fan quando abbiamo chiuso catena produttiva della vecchia 500. In realtà si tratta di un teaser, arriverà a inizio 2024 e non andiamo per fare grandi volumi o per toglierli all’Europa. Dobbiamo prima consegnare le vetture ai clienti europei e stiamo correndo per produrla velocement­e nella quantità richiesta. Ci andiamo perché... rischiamo di capire molto dal mercato americano che è avanti nella nuova impostazio­ne di consumi».

Quandoarri­veràlanuov­agamma Fiat ed è vero che si riprendera­nno vecchi “nomi” come quello della 600 che si dice avrà stilemi da piccolo Suv?

«I nomi non posso darli, ma confermo che l’effetto Stellantis sarà di grande impatto sul brand. Fiat è stato un Marchio che non ha visto un grandissim­o rinnovo dei modelli negli ultimi anni, almeno in Europa. Comincerem­o con la prima novità nel 2023 e da quel momento ogni anno ci sarà un nuovo modello fino al 2027».

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La nuova Abarth 500e ha molto della cugina Fiat ma anche un design originale

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