Corriere dello Sport

Occasione per Lukaku

- D.p.

Contro il Marocco Romeu Lukaku ha giocato soltanto 9 minuti, anticipand­o il suo rientro in campo previsto inizialmen­te proprio per oggi contro la Croazia. Il Belgio s’aspettava di poterlo schiarare in una partita tranquilla, senza l’ansia della qualificaz­ione. Purtroppo per Roberto Martinez, non è così: ora il ct dei Diavoli Rossi ha bisogno come il pane di uno dei suoi leader e soprattutt­o ha bisogno dei gol del centravant­i, arrivato in Qatar in condizioni precarie. «Non è ancora certo che partirà titolare, ma è importante che ci sia - ha detto Martinez -. Lukaku fa la differenza dentro e fuori dal campo e con lui in campo possiamo essere più efficaci in avanti». L’interista ha fatto di tutto per essere in campo oggi contro la Croazia, ma il suo ritardo di condizione potrebbe far propendere Martinez a partire ancora una volta con Batshuayi dal primo minuto. Hanno recuperato invece Eden Hazard e De Bruyne, che martedì non s’erano allenati con il gruppo. Il primo per un calcio ricevuto contro il Marocco, l’altro per una contrattur­a muscolare.

«NON FATE A BOTTE».

Per molti del Belgio questo in Qatar sarà presumibil­mente l’ultimo Mondiale. Non per Kovacic, che 28 anni ha ancora tanta strada da percorrere e in futuro è pronto a raccoglier­e il testimone dal capitano Modric, splendido 37enne che certamente non ci sarà tra 4 anni nell’edizione del 2026. L’ex interista ha giocato insieme a

Lukaku nel Chelsea, dunque lo conosce più che bene: «Romelu è un top player e lo sta dimostrand­o da anni segnando tantissimi gol - ha detto, prima di scherzare sull’argomento -. Non posso dire come dobbiamo fermarlo, a quello ci penserà il nostro allenatore, ma se dovesse giocare l’unico consiglio che mi sento di dare ai miei compagni è quello di non fare a botte con lui». Non cercare lo scontro fisico, un giusto consiglio, ma il Belgio è tanto altro: «Una grande squadra, piena di talento, del resto questa è la Coppa del Mondo - ha concluso Kovacic, che non si fida del momento no che sta attraversa­ndo De Bruyne -. È da anni tra i migliori in assoluto».

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