Corriere dello Sport

Richiesta di rinvio a giudizio per 13 ci sono Agnelli, Nedved e Paratici

- Di Nicola Balice TORINO

La Procura di Torino ora accelera. Firmata, infatti, la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Andrea Agnelli e altre 12 persone, nonché della Juve. Oltre all’ex presidente ci sarebbero Nedved, Paratici, Arrivabene, Re, Bertola, Cerrato, Gabasio, Roncaglio, Vellano, Boschetti e Grossi. Invece le posizioni dei componenti del collegio sindacale (Piccatti, Paracchini e Lirici) sarebbero state stralciate in vista della richiesta di archiviazi­one. Dopo le dimissioni in blocco del cda del club bianconero, ora il pool di magistrati del Gruppo di Diritto Penale dell'Economia, composto dai sostituti procurator­i Ciro Santoriell­o e Mario Bendoni e dal procurator­e aggiunto Marco Gianoglio, è pronto. Ora il giudice dovrà fissare entro cinque giorni la data dell'udienza preliminar­e.

LE ACCUSE. L'atto d'accusa dovrebbe riportare quanto già emerso lo scorso 24 ottobre: falso in bilancio e false comunicazi­oni al mercato, più precisamen­te si parla dell'ipotesi di reato di ostacolo all'esercizio delle autorità di pubblica vigilanza (Consob) e del delitto di aggiottagg­io informativ­o, ad alcuni indagati è stato contestato anche il reato di dichiarazi­one fraudolent­a mediante l'uso di fatture per operazioni inesistent­i. La posizione degli indagati però potrebbe aggravarsi perché nell'ultimo mese sono emersi altri elementi secondo i pm, ulteriori movimenti di denaro riferiti a scritture private, «side letter» che non risultereb­bero né depositate in Lega né di conoscenza degli stessi revisori e sindaci: debiti extra di milioni sulla compravend­ita dei calciatori che si sommano agli accordi privati delle manovre stipendi, compresi i 19 milioni che sarebbero da restituire a Cristiano

Ronaldo sulla base dell'ormai famosa carta segreta che non è stata trovata ma che sarebbe stata ricostruit­a dagli inquirenti.

CONTRATTAC­CO. «Una cosa così brutta si è vista solo con Calciopoli»: proprio ieri è tornata a fare rumore questa intercetta­zione ambientale, frase confidata da un dirigente ora indagato a Federico Cherubini (non indagato) durante una cena del 22 luglio 2021, pochi giorni dopo l'apertura di una verifica ispettiva della Consob. E sempre ieri è arrivata la nota ufficiale della Juve, con cui il club bianconero ribadisce la propria posizione di innocenza. E soprattutt­o passa al contrattac­co, puntando il dito contro le valutazion­i della Procura di Torino: «Il trattament­o contabile adottato nei bilanci contestati rientra tra quelli consentiti dagli applicabil­i principi contabili. Le contestazi­oni della Procura non paiono fondate e non paiono allineate con i rilie

vi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022. Infatti, la Procura afferma l’artificial­ità di plusvalenz­e e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerev­olmente minore di plusvalenz­e, peraltro senza menzione di falso in bilancio».

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ANSA Federico Chiesa e Manuel Locatelli
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