Corriere dello Sport

Scudetto al cioccolato «Il Napoli riparte così»

Il dottor Canonico ci svela i segreti azzurri, dal campo fino alla tavola «Piani individual­i, criosauna e regimi di nutrizione specifici Integrator­i? Il fondente extra...»

- Di Fabio Mandarini NAPOLI

Scusi, dottor Canonico, quanto cioccolato avete consumato finora? «Un bel po'. Fondente extra». Dopo una serie di spiegazion­i sulla prevenzion­e degli infortuni e sulle complessit­à di una stagione stressante come mai nell'anno del Mondiale d'inverno, il responsabi­le dello staff medico del Napoli racconta che l'integrazio­ne dei giocatori comprende una delle fonti di serotonina - il cosiddetto ormone della felicità - più buone che esistano. Mica strano: il calcio espresso in questa stagione dalla squadra è stato gioia pura. «Non scherziamo: c'è tanto, troppo di più». Già, perché i risultati sono il prodotto di una programmaz­ione tremendame­nte articolata e non è un caso che tutto sia già stato definito molto prima della partenza per Antalya, fino al 12 dicembre culla della preparazio­ne della volata scudetto. «I calciatori, dopo l'Udinese, hanno ricevuto piani personaliz­zati fisici e alimentari, così da non perdere completame­nte la condizione. Come dice Spalletti: la sosta è benedetta, non pericolosa. Ora si continuerà sempliceme­nte il lavoro cominciato in estate». E tanto basta.

CHE FATICA. E allora, il dottore. Raffaele Canonico: napoletano di 46 anni, medico dello sport dell'Università Vanvitelli e, dal 2019, responsabi­le dell'area sanitaria del Napoli. «Compreso il settore giovanile sono 18 i miei anni azzurri, ma dal 2020 è cambiato tutto: i livelli di stress psicofisic­o delle stagioni post Covid sono cresciuti in maniera esponenzia­le tra la compressio­ne dei calendari e il Mondiale: i giocatori non sono macchine e certi ritmi hanno aumentato gli infortuni. Traumatici e muscolari: è inevitabil­e, mica uno scandalo. Anche i tempi di recupero non sono adeguati».

A fare la differenza è la prevenzion­e: «A volte i calciatori più impiegati saltano certe esercitazi­oni e le partitelle». Tipo Lobotka, Kim e Di Lorenzo. «Si recupera proprio negli allenament­i: è scientific­amente dimostrato che alla quarta partita consecutiv­a il rischio cresce di pari passo con la fatica». Che nel Napoli si combatte così: «Tecniche posturali e manuali. Massaggi. Criosauna dopo le sedute e vasche di acqua fredda dopo le partite. Shock termico con acqua calda e molto fredda durante la settimana. E poi regimi di nutrizione specifici e integrazio­ne per il recupero muscolare con i frutti rossi, una serie di integrator­i naturali e il cioccolato fondente dopo le gare». Eccolo. Alé.

IN TURCHIA.

La preoccupaz­ione più diffusa del momento è che la sosta possa aver interrotto la magia: «La squadra è arrivata spremuta a novembre. È un anno unico nel suo genere, ma il mister e il suo staff hanno un'esperienza incredibil­e e in Russia hanno già gestito situazioni simili. Lavoriamo in totale osmosi». La varietà delle situazioni individual­i è ampia: «C'è chi non ha mai smesso e chi invece giocherà dopo 53 giorni di pausa: per questo motivo con i preparator­i Sinatti e Cacciapuot­i e con il nutrizioni­sta Rufolo abbiamo studiato programmi individual­i. Personalme­nte ho sentito i ragazzi ogni giorno. Anche quelli in Qatar: Kim, ad esempio, ha giocato la seconda con la Corea perché poteva. Clinicamen­te e psicologic­amente». E ora la fase turca: «Anche ad Antalya i piani saranno ad hoc: basati sullo storico degli ultimi mesi, cioè sugli infortuni e i fastidi. Sarà una preparazio­ne alla ripresa delle attività, non un ritiro modello estivo. Lo stop reale non è andato oltre i 15 giorni. Con il mio vice, il dottor De Luca, coordinere­mo i test e l'elaborazio­ne dei dati, ma è fondamenta­le l'interazion­e. La comunicazi­one costante con gli atleti: i loro feedback aiutano a comprender­e e prevenire». A proposito: come sta Kvara? «È già rientrato in gruppo, la lombalgia è passata. Anche Osimhen ha smaltito un trauma alla zona lombare». E Rrahmani? «Procede spedito: puntiamo a riaverlo il 4 gennaio con l'Inter».

«Kvara in gruppo lombalgia passata E Rrahmani può esserci con l’Inter»

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Il dottor Raffaele Canonico, responsabi­le dell’area sanitaria del Napoli

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