«Momento delicato Ma il Bari è da lode»
Il ds elogia il lavoro di Mignani e incoraggia la squadra Polito: Siamo partiti davvero forte andando oltre le attese. Flessione naturale. Rinforzi? Se servono, sì
«Ci mancano i tre punti. Col Pisa voglio vincere, come non lo so. Si può vincere anche non essendo belli. La B dimostra che l’equilibrio è alla base di tutto». Il ds Ciro Polito vive con passione questo momento del Bari un po’ particolare. Con passione e anche con ottimismo perché lui in questa squadra crede ciecamente, confortato dai fatti: lo scintillante avvio di stagione, il Bari balzato in testa alla classifica, un fiume di entusiasmo che trascinava tutti e tutto.
BRILLANTEZZA. Dopo 8 giornate qualcosa si è incrinato: sono arrivate le prime due sconfitte della stagione, in casa con l’Ascoli e subito dopo fuori col Frosinone, seguite da 4 pareggi senza l’ombra di una vittoria. Grande la necessità di invertire la rotta soprattutto ora che comincia un dicembre decisivo. «Il Bari è partito a bomba, oltre ogni aspettativa - spiega Polito - Ora sembra che stia andando male. È normale che manchi la vittoria. Dobbiamo però avere equilibrio per cercare di portare il Bari il più in alto possibile. Abbiamo una classifica molto bella. Dobbiamo solo trovare un po’ più di brillantezza. A Como i tifosi hanno applaudito la squadra a fine partita. Forse abbiamo steccato qualche primo tempo, ma i ragazzi finora sono stati davvero encomiabili».
IL GIUSTO TEMPO. L’avvicinarsi del mercato di gennaio potrebbe sollecitare qualche intervento. «Quello invernale è un mercato molto importante, trovare però giocatori pronti non è semplice. Se ci sarà bisogno di qualcosa per migliorarci ci faremo trovare pronti. La società chiede sostenibilità. La piazza merita la A. Diamoci il giusto tempo, avevo parlato di un triennio. Siamo partiti fortissimo e a tutti piace sognare ma serve equilibrio. Se bisognerà fare investimenti ne parleremo con la società. Se ci saranno occasioni le coglieremo. L’obiettivo è assestarci in B per preparare il salto».
TIRATINA D’ORECCHIE.
Stravede per Botta, il suo pupillo. «Sono il primo a essere innamorato. Quando è entrato ha sempre fatto benone. Da Salcedo, invece, pretendo di più». E’ soddisfatto del rendimento di Zuzek e Scheidler. «Non penso siano in ritardo. Zuzek ha trovato sulla sua strada un 'ragazzino' come Di Cesare che ha sbalordito tutti. Anche Vicari è importantissimo. Nella fase iniziale trasformavamo quasi tutto in gol, ma subivamo di più. Ora Caprile fa poche parate. Ha preso due rigori. Nessuna bocciatura di Zuzek. A Como è stato scelto Terranova in base alla partita. Scheidler è un attaccante che ha struttura, un gol l'ha fatto, uno gliel'hanno annullato, ha preso una traversa. È un giocatore che porta via gli avversari. Deve solo metterci più cattiveria».