Caso Roda, forse ci siamo
Bisognerà attendere ancora qualche ora per conoscere il verdetto del caso Roda, il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali che è stato eletto per la quarta volta anche se lo Stato fissa a tre il limite dei mandati. Ma il tempo che si sono presi i giudici del Collegio di Garanzia, dopo l'udienza di ieri, potrebbe persino non bastare: perché la giuria presieduta da Palmieri Sandulli potrebbe fare come Ponzio Pilato, chiedendo di interpellare il Tar e dichiarandosi incompetente (come aveva ipotizzato il 27/10).
Possibile che la "Cassazione dello Sport" non ritenga di sua competenza una questione elettorale
tale da mettere in discussione l'intero sistema? Prima il Collegio ha detto «fate le elezioni e dopo valutiamo», poi ha rinviato l'udienza chiedendo nuove memorie e ieri ha preso altro tempo. Nel regolamento federale Roda ha fatto inserire accanto alla parola «mandati» il termine «interi». E la Giunta Coni ha approvato. Il suo primo mandato alla guida della FISI fu di due anni e questo che porta a Milano-Cortina 2026 secondo il presidente (rieletto il 15/10) è da considerare il terzo intero e non il quarto. Gli avvocati degli sconfitti alle elezioni Falez (avv. Medugno) e Maldifassi (avv. Guardamagna) hanno chiesto come sia possibile che il Collegio dubiti della sua competenza essendoci già stati due giudizi sportivi, evidenziando nel merito come la norma federale sia in «palese contrasto» con la legge del 2018. Secondo Lubrano, legale di Roda, l'aggettivo "interi" è solo una specificazione che non viola la legge e l'ok del Coni rappresenterebbe «una validazione sostanziale».