Tutti gli uomini di Sofia la novità è coach Agazzi
Imprescindibile Greppi, skiman e consigliere fidato. La Svizzera s’è presa il preparatore Tavola
C’è una persona che nelle ultime stagioni ha ricoperto un ruolo fondamentale nello staff di Sofia Goggia. Autista, confessore, amico: Barnaba Greppi è più che un semplice skiman. Bergamasco come la campionessa olimpica di PyeongChang, è sempre presente nei post social e nelle storie più divertenti che SuperSofy condivide con i suoi follower, anzi fans, visto che il «Ciao fans» detto con un inglese improvvisato dallo stesso Greppi è la frase che fa più ridere la trentenne sciatrice azzurra. Barnaba dal 2007 al 2014 ha seguito Lara Gut, mentre ora si prepara ad assistere per il terzo inverno la nuova regina della velocità mondiale, accompagnandola in ogni passo e in ogni discesa. «Babi mi capisce molto bene, è sempre accanto a me» dice di lui SuperSofy, la certezza a cui appoggiarsi sempre.
Un altro caposaldo è il preparatore atletico Flavio Di Giorgio, che in passato aveva lavorato anche con lo sprinter Filippo Tortu (oro a Tokyo nella 4x100). Grazie al supporto di Red Bull, Sofia si è affidata completamente a lui sotto quest’aspetto, anche perché, nel frattempo, l’ex preparatore della Nazionale, Marcello Tavola, è passato alla squadra femminile svizzera di velocità. «Adesso ho una casa pure a Verona, perché dopo quattro anni vissuti in un bellissimo hotel, ho deciso di prendere un pied-à-terre anche lì per sentirmi a casa. Ma la mia dimora resta Bergamo», specifica la diretta interessata.
La grossa novità nello staff, semmai, è rappresentata da Luca Agazzi, la figura di riferimento come allenatore. Se Federica Brignone si affida ciecamente al fratello Davide, integrato da quest’inverno nello staff federale, e Marta Bassino a Daniele Simoncelli, per Sofia il faro è il tecnico che è tornato in azzurro dopo l’esperienza in Canada.
Ieri, intanto, nella terza e ultima prova cronometrata a Lake Louise, la finanziera bergamasca è stata la migliore delle azzurre e ha fatto registrare il quarto tempo, faticando nella parte alta e sfrecciando poi in quella finale, per terminare a 1”16 dalla figlia d’arte Nina Ortlieb (1’48”79).